Dio e il canto dei Grilli.

 

E' tardo pomeriggio di mezza Estate ed ormai il Sole declina. In Inverno sarebbe già notte da ore. Tra un poco il Sole si abbasserà al tramonto. Sono ai piedi del Crocifisso di contrada Canneto Abate ed in questo momento gli volgo le spalle: sono volto alla piccola Madonnina che gli è di fronte. Un Ulivo secolare con i suoi rami e le sue fronde mi regala la sua ombra e mi protegge dall'ormai forte calura. Tento una preghiera, un Laudamus per il dì quasi trascorso. Il grido dei grilli, forte, come consueto in questa stagione mi accompagna e quasi mi assorda, quasi un fastidio. D'improvviso sento una voce di 

Donna che mi dice soave «è il loro Canto, un Canto d'Amore...» All'istante il grido è trasformato in armonia leggiadra, soave: in Inno glorioso. Maria, la Donna vestita di Sole, fa questo: ci indica la Via che con Lei porta a suo Figlio, a Dio. Lo fa nella Bellezza. Bellezza capace di irrompere anche attraverso le aridità più torride della mezza Estate e della nostra vita. E così d'improvviso la mente, il nous, si illumina d'immenso e si comprende che solo Dio dà un senso, un fine, un'armonia, al tutto. Solo con Dio la mente è illuminata e diventa Mente, Nous, e può così iniziare a comprendere. 

Perchè senza Dio, tutto è solo Oscurità e Privazione e la mente stessa diviene Oscurità e Tenebre ed inetta alla comprensione. Così sorge il Male che è Oscurità e Privazione. Privazione anzitutto dei primi Beni: Dio, Sapienza, Intelletto, Giudizio. Si comprende la Follia di chi, in piena coscienza, volge le spalle allo Spirito: la nascita del Male morale. Per fortuna subito di nuovo irrompe l'armonia leggiadra dell'Inno glorioso. Ed è Bellezza vera. La luce che irrompe nelle Tenebre e che le Tenebre non hanno sopraffatto. La Bellezza, la Via che conduce all'Unum Verum Bonum: Dio.

francesco latteri scholten.