Come
dice la Bibbia, l'albero si vede dai frutti e l'albero buono dà
frutti buoni. Nel caso di Antonio Presti i frutti sono tanti: dalla
prima importante opera, di Pietro Consagra “La materia poteva non
esserci” che simboleggia la lotta tra il bene ed il male ed apre la
“Fiumana d'Arte”, alla Piramide del 38° parallelo di Mauro
Staccioli a Tusa che la sovrasta, alla “Festa della Luce” che ivi
si celebra all'equinozio dell'estate, a Librino in Catania. Il nostro
incontro è breve ed informale, come gl'altri due nell'estate 2015 ed
in occasione della “Festa della Luce 2017”. Niente caffé
stavolta, non siamo al suo Atelier a Tusa, l'atmosfera è quella
ancor più festante della “1000 metri di tela per 1000 sorrisi”
protagonisti bimbi e
ragazzi con mamme, papà e nonni. Approfitto per
chiedere qualche anticipazione sulla “Festa della Luce” di
quest'anno e c'è una notizia che mi ha rattristato molto:
“Quest'anno la festa non si terrà...” “Come, l'ultima è stata
bellissima ed ha avuto un successone, affollatissima...” Antonio
Presti mi conferma quanto al nostro primo incontro fu una
anticipazione: la scelta della sua Vita, fatta a 21 anni, di
dedicarsi alla diffusione della poetica della bellezza con l'impegno
sociale e culturale, prosegue altrove. La Bellezza è ancora – per
il mecenate siciliano – manifestazione o fainestai della
Conoscenza. La Bellezza è dunque anche impegno sociale e qui l'opera
portata avanti in maniera più
forte ed esemplare a Librino. “Qualcosa – gli chiedo – sulla Bellezza in questa cornice della “1000 metri” cui centro è la Famiglia...” E qui la risposta che dà una continuità dell'impegno sociale ma le dà anche un orizzonte del tutto nuovo: “La Famiglia è Bellezza e non c'è Bellezza senza Famiglia: papà, mamma ed i bimbi...” “Dunque no al gender?” “Il valore etico della società è nell'avere necessità di essere Famiglia: papà, mamma e bimbi. C'è grande necessità ed urgenza di un impegno culturale per la Famiglia che va protetta, restituita alla sua dignità originaria, ne va
ricostruita l'immagine. Senza questo non c'è futuro e non c'è Bellezza.” Un orizzonte perciò che supera la “Fiumana d'Arte” suo luogo e punto di partenza per continuarsi in altri luoghi ed in altre dimensioni: l'impegno per la Bellezza nel sociale è impegno per la Famiglia. Bellissimo.
forte ed esemplare a Librino. “Qualcosa – gli chiedo – sulla Bellezza in questa cornice della “1000 metri” cui centro è la Famiglia...” E qui la risposta che dà una continuità dell'impegno sociale ma le dà anche un orizzonte del tutto nuovo: “La Famiglia è Bellezza e non c'è Bellezza senza Famiglia: papà, mamma ed i bimbi...” “Dunque no al gender?” “Il valore etico della società è nell'avere necessità di essere Famiglia: papà, mamma e bimbi. C'è grande necessità ed urgenza di un impegno culturale per la Famiglia che va protetta, restituita alla sua dignità originaria, ne va
ricostruita l'immagine. Senza questo non c'è futuro e non c'è Bellezza.” Un orizzonte perciò che supera la “Fiumana d'Arte” suo luogo e punto di partenza per continuarsi in altri luoghi ed in altre dimensioni: l'impegno per la Bellezza nel sociale è impegno per la Famiglia. Bellissimo.
francesco
latteri scholten.
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