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Nello Musumeci Governatore con il motto di Paolo Borsellino: la Sicilia volta pagina.


40% dei voti e 36 voti su 70 all'ARS: Nello Musumeci è il nuovo Governatore della Sicilia. Una campagna elettorale fatta all'insegna del motto che fu di Paolo Borsellino, motto che campeggia sulla sua lista, “sarà bellissima”, “senza sbandierare – così lui stesso – l'antimafiosità rischiando di fare il gioco opposto”. E' importante per Musumeci, come dal suo discorso di alcuni giorni addietro davanti ad un pubblico santagatese festante, non tanto l'essere stato Presidente dell'Antimafia, quanto piuttosto l'esserlo divenuto eletto all'unanimità, anche con i voti dell'opposizione. Più importante ancora, non l'essere stato Presidente della Provincia di Catania, una delle più importanti d'Italia, bensì il fatto che siano passate per le sue mani oltre 900 Mln senza per lui neppure un centesimo. Orgoglio sano e giustificato. Qui nei Nebrodi, a Sant'Agata, Nello Musumeci ha parlato della famiglia, lo ha fatto nella maniera più bella, quella indiretta, riferendosi al suo “essere nonno”, in cui traspare tutto un vissuto autentico all'insegna di Valori veri, peraltro 


per fortuna ancora ben radicati e tradizionali per la società siciliana. Anche qui una rottura netta con la precedente amministrazione e l'ostentazione di una omosessualità fine a sé stessa quasi fosse un valore; per inciso ricordo che lo stesso Pier Paolo Pasolini parlava della propria come anomalia sostenendo sempre il valore della famiglia tradizionale. Un sì convinto all'affermazione del Sen. Bruno Mancuso “non bisogna essere Ponzio Pilato ma neppure Catone il censore”, dà il segno ad una necessaria uscita da un giustizialismo tout court che, come ha recentemente dimostrato in sede europea la vicenda di Bruno Contrada, distrugge la dignità, la professionalità e la vita delle persone senza dare alla Giustizia alcun contributo vero. Lo stesso Presidente dell'ANM, Albamonte, in una sua recente intervista ha sostenuto lui pure la necessità di andare oltre una normazione ed una prassi in cui spesso di fatto il denunciato è messo nelle mani del denunciante. Importante la tematica dei fondi europei, cospicui e spesso persi per la mancanza o inadeguatezza dei progetti: qui due 


fatti importanti cui il Governatore si è accodato: la legge piccoli comuni, appena approvata, relatore proprio il Sen. Bruno Mancuso, con cui si ovvia a questo, e la presenza di tecnici esperti di settore come Antonio Ortoleva. Importante ancora il passo, già fatto dal Governatore, per agevolare con aiuti anzitutto i ns giovani per limitarne la emigrazione e di più, un aiuto anche a chi già è emigrato per tornare. Una politica inversa a quella sinora percorsa da Governi nazionali e regionali e che già si mostra in tutta la ricchezza della sua prospettiva. Il punto è fatto bene con la prammaticità a lui solita dal Sen. Mancuso: “Musumeci ha vinto ed ha anche la maggioranza per governare senza incuici né larghe intese. Ci sono tutte le premesse per una svolta, quella che i siciliani si aspettano. A noi il compito di non deluderli con il nostro impegno e la forza dei nostri programmi”.
francesco latteri scholten.

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