I reperti autoptici ed i cardiologi che seguono i malati di Covid 19 confermano la via indicata dal Prof. Paolo Ascierto di Napoli. In sostanza i decessi sopraggiungono in seguito a coagulopatia con trombi venosi che impediscono l'ossigenazione dei polmoni per cui la ventilazione polmonare solitamente praticata è inutile e dannosa come del resto mostrato dai dati statistici: 9 ventilati su 10 decedono. Insomma il problema è cardiovascolare e si risolve utilizzando – in contrasto alle indicazioni terapeutiche cinesi – degli antiinfiammatori come dimostrato dal fatto che nessuno dei pazienti affetti da artrite reumatoide sono finiti in intensiva proprio perchè usano un potente antiinfiammatorio noto da tempo ed assai economico: il Cortisone. Il Tazimuldin utilizzato per la prima volta da Paolo Ascierto è appunto un potente antiinfiammatorio. La via
indicata dal Prof. del Pascale di Napoli è ora protocollata dall' AIFA ed è divenuta di profilassi ordinaria. Anche i cardiologi “uomini del Fronte” nella lotta al Coronavirus hanno sostanzialmente ridimostrato per altra via la validità della cura Ascierto: “si va in rianimazione per tromboembolia venosa generalizzata soprattutto polmonare. Dunque non servono a niente le rianimazioni e le intubazioni perché innanzitutto devi sciogliere, anzi prevenire queste tromboembolie. Se ventili un polmone dove il sangue non
arriva, non serve. Infatti muoiono 9 su 10. Perché il problema è cardiovascolare, non respiratorio. Sono le microtrombosi venose, non la polmonite a determinare la fatalità” Un nuovo approccio che consente di evitare la ospedalizzazione rinviando alla cura a domicilio evitando il rischio trombotico. La fine di un incubo? Probabilmente “si potrà tornare a giocare e riaprire le attività commerciali via la quarantena. Non subito. Ma il tempo di pubblicare questi dati, il vaccino può arrivare con calma”.
indicata dal Prof. del Pascale di Napoli è ora protocollata dall' AIFA ed è divenuta di profilassi ordinaria. Anche i cardiologi “uomini del Fronte” nella lotta al Coronavirus hanno sostanzialmente ridimostrato per altra via la validità della cura Ascierto: “si va in rianimazione per tromboembolia venosa generalizzata soprattutto polmonare. Dunque non servono a niente le rianimazioni e le intubazioni perché innanzitutto devi sciogliere, anzi prevenire queste tromboembolie. Se ventili un polmone dove il sangue non
arriva, non serve. Infatti muoiono 9 su 10. Perché il problema è cardiovascolare, non respiratorio. Sono le microtrombosi venose, non la polmonite a determinare la fatalità” Un nuovo approccio che consente di evitare la ospedalizzazione rinviando alla cura a domicilio evitando il rischio trombotico. La fine di un incubo? Probabilmente “si potrà tornare a giocare e riaprire le attività commerciali via la quarantena. Non subito. Ma il tempo di pubblicare questi dati, il vaccino può arrivare con calma”.
francesco latteri scholten.
P.S. flspress non è e non intende essere una pubblicazione scientifico specialistica nè sostituirsi ad alcuna pubblicazione di tal genere. Il post ha semplicemente finalità divulgative
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