Di
Daniel Di Schuler
La
mattina, in Africa, un leone si alza … Comincia
così quel cartello che avrete visto tutti, da qualche parte. Quello
che invita a correre per sopravvivere. Forse aveva ispirato anche la
preside della scuola frequentata dai miei figli quando sentenziò
orgogliosa: "Noi, qui, educhiamo alla competizione. Perché la
vita …" E vi risparmio la tirata darwinista. Sempre di quel
darwinismo che non ha letto Darwin. Siamo bipedi dalla pelle nuda,
deboli e lenti. Se ci fossimo affidati alle zanne e agli artigli che
non abbiamo, ci saremmo estinti. Ci siamo diffusi in tutti i
continenti perché parliamo e cooperiamo. Perché sviluppiamo
strategie e ci prendiamo cura anche dei più deboli tra noi.
Considerazioni che valgono per gli stati come per gli individui. Ce
lo ha ricordato anche questa epidemia. Che non avrebbe fatto tanti
morti, se l'OMS avesse avuto un reale potere. Che avremmo affrontato
meglio, se i vari paesi non avessero proceduto alla rinfusa. Un
avvertimento, forse l'ultimo, prima delle catastrofi legate al
cambiamento climatico. Catastrofi che stanno arrivando. Idiota
chiudere gli occhi per non vederle, come tanti hanno fatto con il
virus. Che potremo evitare, forse, solo se metteremo in atto delle
soluzioni planetarie. Altro che rigurgiti nazionalisti. Applicazione
ai rapporti tra i popoli di quello stesso pseudo-darwinismo demente.
Noi meglio di loro. Noi che ci battiamo i pugni sul petto,
digrigniamo i denti e mettiamo in mostra un'atomica più lunga della
loro. In una balletto che si è già trasformato infinite volte in
danza macabra. Frutto di nostre pulsioni profonde, ma non di quello
che ci definisce come specie. Che ci fa tutti uguali. Tutti su questo
mondo che non è possibile dividere in frammenti. Non perché sia
globalizzato. Perché è proprio un globo. Una perla azzurra
nell'immensità dello spazio. Cosi infintamente bella, ma così
piccola. E così fragile.
Daniel
Di Schuler
E'
nato il 12 settembre 1964, Scrittore, Pittore e Scultore, conosciuto
per i numerosi viaggi vive in un villaggio di pescatori vicino
Fisterra. Il suo romanzo “Un'Odissea minuta” edito da Baldini e
Castoldi è stato finalista del Premio Italo Calvino. E' scrivener
c/o Baldini + Castoldi, Bertoner editore e Albe Edizioni
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