Sono
immagini che rincuorano solo a vederle, finalmente, ne avevamo
bisogno, quelle di Berlusconi a Palermo. A vederle viene in mente
Marco Licinio Crasso: “Non fu la fortuna, infatti, ma il valore
paziente con cui fronteggiarono le avversità, che innalzò i
romani”. Una per tutte quella di copertina insieme a Nello
Musumeci Presidente emerito dell'Antimafia (eletto all'unanimità), a
Gianfranco Micciché ottimo leader forzista, a Gaetano Armao
validissimo candidato VicePresidente e Vittorio Sgarbi candidato all'
Assessorato ai Beni Culturali. Gente che non ha bisogno di
presentazioni, dalla professionalità indiscussa ed apprezzatissima
in Italia ed all'estero. Davvero una marcia in più per una
Sicilia che ha ora più che mai la necessità di uscire
definitivamente dal tunnel crocettiano e sinistro così come di
superare le insidie grilline che vorrebbero la Sicilia – sono
le
dichiarazioni testuali del Beppe nazionale - come Lagos,
la tristissima capitale nigeriana e va ricordato che a Roma i
compagni di merende di Beppe sono sulla buona strada per raggiungere
l'ambito traguardo. “Crocetta vi ha derubato del vostro futuro,
riprendetevelo!” è la giusta e bella esortazione con cui
Berlusconi apre il comizio. Ma Berlusconi è anche un inno alla
palermitanità di stampo classico con bagni di folla e passeggiate
per il centro di Palermo e “pit stop” all'Antico Caffé
Spinnato per la degustazione dei più tipici dolci siciliani. Poi
il Politeana. Tutti sul palco sulle note dell'inno classico di Forza
Italia. Rassicura, per chi scrive, la figura di Nello Musumeci, di
cui si ricordano le parole di alcuni giorni fa a Sant'Agata di
Militello, in cui mise in guardia dalla politicizzazione di Mafia ed
Antimafia e di un'Antimafia che può anch'essa essere strumento della
Mafia. Per inciso – l'inciso è mio – non può essere che di
nuovo, guarda caso magistrati vicini a determinati movimenti politici
e ad orologeria, prendano le parole di un criminale pluripregiudicato
per “La Verità”, manco si trattasse delle parole di Madre Teresa
di Calcutta, per riaprire casi già due volte chiusi perché
finiti in un vicolo cieco e che se si avesse avuto un minimo di buon
senso e di razionalità non avrebbero dovuto neppure essere aperti
(il caso Contrada dovrebbe essere luminoso). Con Nello Musumeci
Berlusconi ha avuto un quattr'occhi la sera prima sino a tarda
notte per discutere del programma, in particolare dell'abolizione
della giustamente più odiata delle tasse, il Bollo auto (già è
ipertassata la benzina), della tassa sulla prima casa, della
riduzione delle imposte al 50% per le imprese create da donne o
giovani, della creazione di zone franche. L'abbraccio
sul palco
dunque avviene con premesse solide, quelle con cui si vuole fare una
Rivoluzione per la Sicilia e Berlusconi chiarisce bene: “Una
Rivoluzione, ma una Rivoluzione affidata a uomini e donne di provata
competenza ed esperienza. Grillo è un misto di pauperismo e
giustizialismo che farebbe scappare gli imprenditori dall'isola.
Gl'imprenditori sono Eroi, soprattutto in Sicilia”. “Penso ad una
Sicilia moderna e fiorente – ha proseguito Berlusconi – i
cinquestelle puntano ad una imposta del 45% sulla successione, come
in Francia, alla tassa sulla casa e alla patrimoniale... odiano
gl'imprenditori...” Il clou della serata è la presentazione
di Vittorio Sgarbi con il tributo di una doverosa e calorosissima
ovazione: “ E' il più grande critico d'Arte, siamo amici e
litighiamo da anni, è una persona importante per la Sicilia. Credo
che nessuno più di lui ne conosca necessità e bisogni, se vinceremo
sarà Assessore ai Beni Culturali”. Il Cavaliere chiude con una
rassicurazione: “Nel Centrodestrac'è concordia su come deve essere
formato il prossimo Governo e sul programma che dovremo
realizzare...” Che dire? Da parte mia, di tutto cuore: “Forza
Nello, Forza Sicilia, Forza Berlusconi, Forza Italia.”
francesco
latteri scholten.
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