Potrebbe
essere appena uscito in libreria o uscire tra diec'anni, è questa
l'attualità del celebre testo di Foucault, ascoltatissimo e
popolarissmo emerito del Collége de France le cui lezioni erano così
affollate ch'erano necessari gl'altoparlanti all'esterno del Collége
per consentirne l'ascolto a tutti. Foucault crea una nuova sociologia
ed una nuova psicologia applicando, incrociati, il criterio
genealogico introdotto da Nietzsche, le conquiste di Freud e la
centralità dei "vissuti" della fenomenologia. Nascono così
la "Storia della follia nell'età moderna" e "Sorvegliare
e punire", due opere in qualche modo parallele ed
autoimplicantisi. Seguendo il metodo genealogico infatti vien fuori
come i meccanismi di omologazione sociali passino dai sistemi
corporali a quelli apparentemente incruenti corporalmente perché di
natura non corporale bensì psichica. Il passaggio non avviene per
una maggiore umanizzazione e civilizzazione della società e delle
sue istituzioni, bensì, meramente, per motivi di potere: la crudeltà
e la ferocia delle torture e delle esecuzioni infatti spesso finiva
per trasformare i colpevoli in martiri e perciò ritorcersi contro
gl'esecutori, ovvero il potere costituito. Ecco allora che dalla
pubblica piazza le esecuzioni e le torture sono trasferite
all'interno di carceri e manicomi e poi lasciate da parte e
sostituite con sistemi e metodi di
natura psicologica. Il fine è
l'omologazione dell' "Anormale" ed il controllo della
società, ovvero il Potere. E, per questo fine, si passa dal
controllo dei corpi a quello della psiche. Ecco allora che
psichiatria, sociologia, scienze umane e diritto penle si integrano
all'insegna di una tecnologia del potere come principio della
conoscenza dell'uomo e dell' "umanizzazione" della pena. Si
esce così dall'ambito strettamente psichiatrico, il manicomio, e da
quello strettamente penale, il carcere, per investire e soggiogare la
società tutta. Si tratta ora di omologare, ovvero rendere docili i
corpi, non più con la brutalità fisica, bensì con ripartizioni,
controllo delle attività e composizione delle forze, ed i nuovi
mezzi di addestramento sono la sorveglianza gerarchica, la sanzione
normalizzatrice e l'esame. Al tempo stesso, per meglio assolvere a
questo fine, il potere lascia le proprie ostentazioni, la propria
"Maestà regale", si spoglia, meglio: si occulta. Lasciato
il piano corporale, cioè materiale, passato a quello psichico, il
potere è più totale ed il Potere più totale è
quello cui si è
assoggettati e cui si obbedisce senza neppure sapere di farlo. Non
più il Re con la corona e lo scettro seduto sul trono nel palazzo
reale, centro visibile a tutti, bensì un anonimo al centro di un
luogo anonimo non visto e non visibile, dal quale centro però è
visibile tutto e tutti: il panopticum, centro ideale del potere più
assoluto. Quello di Michel Foucault resta a tutt'oggi lo studio più
approfondito ed accurato del mondo in cui viviamo e di come esso sia
venuto costituendosi.
francesco
latteri scholten.
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