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Michel Foucault, Sorvegliare e Punire: nel 40° della prima edizione italiana (1976).


Potrebbe essere appena uscito in libreria o uscire tra diec'anni, è questa l'attualità del celebre testo di Foucault, ascoltatissimo e popolarissmo emerito del Collége de France le cui lezioni erano così affollate ch'erano necessari gl'altoparlanti all'esterno del Collége per consentirne l'ascolto a tutti. Foucault crea una nuova sociologia ed una nuova psicologia applicando, incrociati, il criterio genealogico introdotto da Nietzsche, le conquiste di Freud e la centralità dei "vissuti" della fenomenologia. Nascono così la "Storia della follia nell'età moderna" e "Sorvegliare e punire", due opere in qualche modo parallele ed autoimplicantisi. Seguendo il metodo genealogico infatti vien fuori come i meccanismi di omologazione sociali passino dai sistemi corporali a quelli apparentemente incruenti corporalmente perché di natura non corporale bensì psichica. Il passaggio non avviene per una maggiore umanizzazione e civilizzazione della società e delle sue istituzioni, bensì, meramente, per motivi di potere: la crudeltà e la ferocia delle torture e delle esecuzioni infatti spesso finiva per trasformare i colpevoli in martiri e perciò ritorcersi contro gl'esecutori, ovvero il potere costituito. Ecco allora che dalla pubblica piazza le esecuzioni e le torture sono trasferite all'interno di carceri e manicomi e poi lasciate da parte e sostituite con sistemi e metodi di 


natura psicologica. Il fine è l'omologazione dell' "Anormale" ed il controllo della società, ovvero il Potere. E, per questo fine, si passa dal controllo dei corpi a quello della psiche. Ecco allora che psichiatria, sociologia, scienze umane e diritto penle si integrano all'insegna di una tecnologia del potere come principio della conoscenza dell'uomo e dell' "umanizzazione" della pena. Si esce così dall'ambito strettamente psichiatrico, il manicomio, e da quello strettamente penale, il carcere, per investire e soggiogare la società tutta. Si tratta ora di omologare, ovvero rendere docili i corpi, non più con la brutalità fisica, bensì con ripartizioni, controllo delle attività e composizione delle forze, ed i nuovi mezzi di addestramento sono la sorveglianza gerarchica, la sanzione normalizzatrice e l'esame. Al tempo stesso, per meglio assolvere a questo fine, il potere lascia le proprie ostentazioni, la propria "Maestà regale", si spoglia, meglio: si occulta. Lasciato il piano corporale, cioè materiale, passato a quello psichico, il potere è più totale ed il Potere più totale è 


quello cui si è assoggettati e cui si obbedisce senza neppure sapere di farlo. Non più il Re con la corona e lo scettro seduto sul trono nel palazzo reale, centro visibile a tutti, bensì un anonimo al centro di un luogo anonimo non visto e non visibile, dal quale centro però è visibile tutto e tutti: il panopticum, centro ideale del potere più assoluto. Quello di Michel Foucault resta a tutt'oggi lo studio più approfondito ed accurato del mondo in cui viviamo e di come esso sia venuto costituendosi.
francesco latteri scholten.

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