Coro
e malcontento unanime della rete e dei leaders politici contro Matteo
Renzi, il secondo capo di Governo al governo senza essere stato
eletto. "Non è democrazia, è regime..." ha affermato ben
più di qualcuno. Sarà. Una tara profonda è però senza dubbio
quella "dal basso", dove quando poi c'è da votare alle
urne non ci si reca "perché tanto non serve a niente e perciò
godiamoci la giornata di sole..." E' vero che il referendum non
avrebbe risolto granché, e, meno che mai messo a repentaglio 11000
posti di lavoro più quelli dell'indotto, come sbandierato. Esso
infatti verteva sul rinnovo o meno delle concessioni ed era perciò
quasi ozioso. E' vero anche che proprio a questo puntavano Renzi e la
sua mente, Giorgio Napolitano, giunti, contro le norme vigenti a
consigliare agl'elettori l'astensione dal voto al fine di poter
ostentare il previsto largamente mancato raggiungimento del quorum
come sostegno popolare alla propria leadership politica (anche se è
andata peggio del loro previsto avendo votato il 32%). La maggioranza
degl'italiani questo l'aveva capito benissimo e, ciononostante ha
optato con decisione per la giornata al sole. Del resto il duo più
uno - Renzi / Napolitano più Boschi - al di là dell'abitudine alla
lamentazione, lo sport nazionale più in voga dopo il calcio,
agl'italiani sta benissimo. D'altronde, la vicenda delle banche
(Etruria e simili) l'aveva ben mostrato: migliaia di piccoli
speculatori obbligazionisti, ovvero speculatori sull'usura, dovranno
adesso essere risarciti a spese dello Stato, grazie a una norma
subito approvata "per tutelare i risparmiatori", proprio
dal governo Renzi Boschi. Insomma, alla prova dei fatti il duo più
uno sono davvero i Veri Interpreti della volontà popolare...
francesco
latteri scholten.
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