Notte di guerra a ciò che non è islamico e la capitale francese trasformata per l'occasione in una specie di Damasco. Tariq Ramadan, Professore di teologia islamica alla Oxford University, in una sua celebre opera, "La riforma radicale", sottolinea come fondamentale per l'Islam nel confronto non solo con l'Occidente, ma con la modernità in genere (dunque anche ad es. le scienze, l'arte e la cultura), sia quella che è chiamata al-waqi ossia il contesto umano e sociale. Per il Professore oxfordiano la Al-waqi è essa stessa anche una fonte del diritto che si affianca a quelle tradizionali islamiche. Al waqi possono ovviamente essere anche realtà umane e sociali non islamiche e possono essere considerate e poste anche dall'Islam quali fonti altre del diritto. Ne seguirebbe il riconoscimento sia della modernità che dell'Occidente e perciò anche da parte islamica il presupposto imprescindibile al dialogo. La possibilità dunque ci sarebbe ma è avversata praticamente da tutti gl'islamici - non solo gl'integralisti -, per i quali il riferimento unico ed assoluto dell' usul al-fiqh, la giurisprudenza islamica, resta il Corano e la ahadith a cui è dovuta cieca sottomissione, questo il significato della parola islam. Qui, sostanzialmente, il nocciolo del problema: per il mondo islamico l'Occidente non è mai stato né può essere soggetto di diritto, ciò che un qualsiasi dialogo presuppone. E' la negazione a senso unico di quella reciprocità che invece per parte sua l'Occidente ha sempre concesso e lo mostra non solo l'accoglienza dei tanti immigrati in maggioranza islamici che sono accolti ed a cui è in Occidente riconosciuta la soggettività giuridica e la libertà religiosa puntualmente negata in tutti i Paesi islamici. Proprio questo è però il punto che tanti benpensanti occidentali fingono di non vedere e di non capire e con cui spesso davvero non sono capaci di confrontarsi. E' il punto che nasconde la convinzione implicita ferma anche se inconscia della propria superiorità culturale, la stessa che gl'islamici, mutatis mutandis, ostentano apertamente e consciamente. Il proprio modello è quello vincente, "Allah è Grande". La stessa chiusura. La realtà è che un'intera cultura non ci ammette e ci ha dichiarato guerra: ciò di cui rinnovatamente non vogliamo prendere atto e perciò il rifiuto di cambiare politica e con decisione nei confronti dell'Islam. L'unico che sinora ha davvero osato si chiama Vladimir Putin.
francesco latteri scholten
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