Si chiama Vladimir Putin, finanziatore di oltre un terzo della campagna della Le Pen per le prossime Presidenziali, il vero vincitore di Parigi. Soldi spesi assai bene a giudicare da queste amministrative, seria ipoteca non solo per il voto del 2017, ma anche per l'erezione di un nuovo scenario politico europeo, con un asse Mosca Parigi che si designa successore all'attuale Berlino Parigi. Sostenitore acceso di una concezione non islamica dell'Europa, il Presidente Russo ha sostenuto apertamente la sua Jeanne d'Arc. La Francia è adesso sulla via delineata nell'ultimo romanzo del leader del movimento di "Anticipazione sociale" Michel Houellebecq, "Sottomissione" ossia la traduzione di Islam. La caricatura era apparsa sull'ultimo numero di Charlie Hebdo prima dell'attentato, il quale, come quelli di alcune settimane fa hanno indurito l'opinione pubblica francese portandola proprio sullo scenario di "Sottomissione", collocato in un fantapolitico 2022, anno in cui Marine Le Pen novella Jeanne
d'Arc è l'antagonista dello scontro finale con Mohammed ben Habbes, leader musulmano inventato da Houellebecq. I dati reali della società francese mostrano invero che lo scenario è assai meno fantapolitico e futuristico di quanto lo si voglia romanzare: solo 60 nuove Chiese negl'ultimi 10 anni (ma ne sono state chiuse 40), contro ben 10.000 moschee ed una religione islamica di fatto prima religione praticata nel Paese (6 Mln di fedeli contro 1.9 Mln); interi quartieri o cittadine trasformati ormai in quartieri di città islamiche dove la legge di fatto vigente non è più quella sancita dalla Costituzione, bensì la Shaaria. Leaders islamici non solo religiosi ma anche politici ormai non fanno mistero ed anzi dichiarano pubblicamente che la costruzione di moschee e l'emigrazione di massa fanno parte di un progetto politico di islamizzazione dell' Europa. Così ad es. il premier turco Tayyp Erdogan ha
dichiarato:"Le moschee sono le nostre caserme, i minareti le nostre baionette, e i fedeli i nostri soldati". Una realtà di fatto a cui solo la Le Pen si è apertamente dichiarata antagonista già da tempo: "Per quelli che amano parlare un sacco della Seconda Guerra mondiale, possiamo anche parlare di questo problema (le preghiere islamiche in strada, n.d.r.), perché si tratta di un’occupazione di territorio. E’ occupazione di sezioni di territorio, di distretti in cui la legge religiosa entra in vigore. E’ un’occupazione. Naturalmente non ci sono carri armati e soldati, ma non di meno è un’occupazione e pesa fortemente sui residenti". Concezioni "di parte" certamente, da un lato e dall'altro ma nondimeno di peso e di rilevanza politico sociale e testimonianti l'esistenza di disegni religiosi e politici eversivi assai gravi. Comunque sia queste amministrative francesi hanno di fatto accezione straordinaria aprendo uno scenario non solo francese ma europeo e globale del tutto nuovo: lo scenario costruito all'indomani della seconda guerra mondiale è di fatto superato dal leader russo che si profila sempre più come il vero leader dell'Occidente.
francesco latteri scholten
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