In
molti, in un passato ormai alquanto lontano, hanno atteso con
angoscia l'anno Mille, per il quale era profetizzata la “fine del
Mondo”. Essa invero non è da intendere necessariamente nel senso
della fine apocalittica di Sodoma e Gomorra (come di fatto molti
allora la intesero), ma anzi – e più spesso – come un nuovo
inizio. A ben vedere l'anno Mille è stato indubbiamente anche
questo. Atropo – fra le tre Moire quella che recide il Filo,
ovvero il legame con il passato – è associata da Nostradamus a
Papa Francesco. Ed indubbiamente la “Amoris Laetitia” recide il
filo con un passato etico, istituzionale e socio
culturale bimillenario. In essa infatti è per la prima volta normizzato il “divorzio cattolico” ed in maniera decisamente eticamente e moralmente inferiore a quanto fatto dalla maggior parte delle legislazioni occidentali laiche: c'è un solo matrimonio: l'ultimo; e, ad esempio, i figli dei matrimoni precedenti al pari delle mogli sono di fatto inseriti in una realtà di delegittimazione, colpevoli sempre al pari delle mogli di colpe di cui sono colpevolissimi per non intaccare l'immagine “morale” del “padre” e trattati peggio di quanto fossero una volta i figli “illeggittimi” e “naturali”. In molti, tra cui Antonio Socci, hanno
parlato “di cesura dall'ordine morale”. E' certo, alla luce di tutti i suoi scritti, da quelli pre Conciliari a quelli del suo Pontificato, che Joseph Ratzinger assai difficilmente avrebbe emanato un simile scritto, e questo con buona pace delle sue dichiarazioni di “obbedienza” all'attuale Pontefice. Del resto se è vero che Ratzinger è stato tra i grandi alfieri dell'ala “progressista” al Concilio, è vero anche che quel progressismo era scrupolosamente incastonato nell'alveo dei pilastri del magistero della grande tradizione. Così anche nella sua ultima intervista, sebbene non esplicitamente in proposito alla “Amoris Laetitia”, Papa Benedetto XVI si riconosce
apertamente come appartenente ad un mondo diverso: è, come dalla profezia di Malachia, il Papa del ramoscello d'ulivo, il Papa della Pace. E', come bene aveva visto anche Santa Caterina Emmerich, il Papa tradito da molti di quelli che gli stanno intorno perché appartenenti ad un mondo diverso e per questo è anche disatteso nell'obbedienza da tanta parte di “Chiesa”. Quello che è certo è che con Benedetto XVI l'ordine etico, istituzionale e socio culturale bimillenario della Chiesa si chiude: è l' “ultimo” Papa. Un Grande Papa. E' vera
culturale bimillenario. In essa infatti è per la prima volta normizzato il “divorzio cattolico” ed in maniera decisamente eticamente e moralmente inferiore a quanto fatto dalla maggior parte delle legislazioni occidentali laiche: c'è un solo matrimonio: l'ultimo; e, ad esempio, i figli dei matrimoni precedenti al pari delle mogli sono di fatto inseriti in una realtà di delegittimazione, colpevoli sempre al pari delle mogli di colpe di cui sono colpevolissimi per non intaccare l'immagine “morale” del “padre” e trattati peggio di quanto fossero una volta i figli “illeggittimi” e “naturali”. In molti, tra cui Antonio Socci, hanno
parlato “di cesura dall'ordine morale”. E' certo, alla luce di tutti i suoi scritti, da quelli pre Conciliari a quelli del suo Pontificato, che Joseph Ratzinger assai difficilmente avrebbe emanato un simile scritto, e questo con buona pace delle sue dichiarazioni di “obbedienza” all'attuale Pontefice. Del resto se è vero che Ratzinger è stato tra i grandi alfieri dell'ala “progressista” al Concilio, è vero anche che quel progressismo era scrupolosamente incastonato nell'alveo dei pilastri del magistero della grande tradizione. Così anche nella sua ultima intervista, sebbene non esplicitamente in proposito alla “Amoris Laetitia”, Papa Benedetto XVI si riconosce
apertamente come appartenente ad un mondo diverso: è, come dalla profezia di Malachia, il Papa del ramoscello d'ulivo, il Papa della Pace. E', come bene aveva visto anche Santa Caterina Emmerich, il Papa tradito da molti di quelli che gli stanno intorno perché appartenenti ad un mondo diverso e per questo è anche disatteso nell'obbedienza da tanta parte di “Chiesa”. Quello che è certo è che con Benedetto XVI l'ordine etico, istituzionale e socio culturale bimillenario della Chiesa si chiude: è l' “ultimo” Papa. Un Grande Papa. E' vera
Francesco
latteri scholten.
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