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Acquedolci: un incendio ha distrutto i Carri del “Carnevale Acquedolcese”.


Un incendio divampato questa notte nel capannone che ospitava i carri in allestimento li ha praticamente distrutti tutti. Desolanti la scena e le immagini. “A memoria, ricordo di altri incidenti di questo tipo a qualche carro, ma mai danni così gravi...” così il Vicesindaco ed Assessore alla cultura Dott. Salvatore Oriti. Se, cosa e quanto sia recuperabile è al 


momento difficile stabilire, così come le cause del rogo per cui sono in corso gli accertamenti. Un colpo gravissimo all'immagine ed all'economia della ridente cittadina Nebroidea. Un brutto giorno anche per i Nebrodi e la Sicilia. Il “Carnevale acquedolcese” infatti è noto ed apprezzato in tutta l'isola ed è – insieme alla Grotta di San Teodoro ed al “Ferrari Day” – il fiore all'occhiello di 




Acquedolci. Le sue origini sono negli anni '60 con le “serate danzanti”, la prima edizione con soli due carri è del 1968, la notorietà nazionale arriva a fine anni '90 dove si piazza al 3° posto in Sicilia alla presenza della Troupe della RAI. Da allora è un crescendo con reiterazioni anche alla sfilata estiva di 


Giardini Naxos. Immagine non solo di divertimento e di festa 
in grado di attirare visitatori da tutta la Sicilia, i “Carri” sono anche immagine di impegno e di lavoro. Il lavoro c'è ed i 


carristi sono impegnati tutto l'anno anche con la presenza della “Scuola della Cartapesta”. Un lavoro che dà lavoro: per i ristoratori e bar di Acquedolci il Carnevale è pienone e tutto 


esaurito. E' immagine: arrivano le TV regionali e nazionali e mostrano Acquedolci e questo è un richiamo importante anche per il turismo estivo.
francesco latteri scholten.

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