E' lontano il mio primo
incontro con Padre Bartolomeo Sorge S.J. già all'epoca Direttore
emerito della “Civiltà Cattolica”. Sono anni assai turbolenti,
quelli di “Tangentopoli”, di “ENI Mont”, della caduta della
“Prima Repubblica”, di due dei suoi più importanti partiti
politici: la Democrazia Cristiana ed il Partito Socialista. Avevo
diretto la segreteria politica romana di un politico DC ed ora, dopo
la fine, ed alcuni impegni che per qualche mese mi avevano trattenuto
a Roma stavo per rientrare in Sicilia. Per il lungo viaggio in treno
mi ero recato all'edicola internazionale ad acquistare qualche
giornale. Tra gl'altri presi il “Die Zeit” dell'allora ex
Cancelliere tedesco Helmut Schimidt, una delle più autorevoli
testate culturali europee. Durante il viaggio lo lessi, quando con
sonnolenza, quando con vivo interesse. Tra le diverse cose trovai un
articolo a piena pagina dedicato alla scuola dei Padri Gesuiti di
Palermo: l' “Istituto Pedro Arrupe” diretto da Padre Bartolomeo
Sorge. Conservai l'articolo, poi più volte lo riesaminai. Decisi:
cercai il centralino di Palermo dei Padri Gesuiti. L'approccio fu
difficile: alla fine persi la pazienza: “mi scusi, ma neanche
stessi cercando il telefono di Riina...”. Fui messo in contatto con
la segretaria amministrativa che mi diede le indicazioni necessarie
per trovare la Scuola e l'appuntamento con il Segretario generale
Padre Francesco Cultrera S.J. che sarebbe poi stato il mio Prof. di
Etica. Al ns
incontro Padre Cultrera mi chiese come fossi venuto a
conoscenza della scuola ed, evidentemente non credendo alla storia
dell'articolo sul “Die Zeit” cominciò a parlarmi in un tedesco
fluente specificando di essere stato a lungo in Germania. Il nostro
colloquio continuò così in lingua tedesca che parlo bene, così
bene da fugare ogni dubbio. Fui poi contattato dalla segretaria per
spostare l'appuntamento successivo per adattarlo alle esigenze di
Padre Sorge S.J.. Accettai e con Padre Sorge, sornione assai vivo e
penetrante, la scena si ripetè. Fu vivamente interessato alla mia
precedente esperienza di Segretario dirigenziale della segreteria
romana di un politico e ne parlammo, parlammo di politica, di
retroscena. Mi fu accreditata la mia conoscenza. Nei successivi
incontri a quattr'occhi la lingua fu il tedesco. A volte mi diede una
sensazione anche strana, specie retrospettivamente, che due italiani,
che s'incontravano a Palermo, allievo e Professore, si
intrattenessero in tedesco. Comunque sia, anche a me faceva piacere
poter tenermi in esercizio con la lingua. L' “Arrupe” fu
all'attesa delle aspettative sia per la professionalità dei Docenti,
sia per i programmi ed i convegni, gli ospiti illustri. Più volte fu
presente il Procuratore Giancarlo Caselli. Il Clou – e qui i
Gesuiti dimostrarono appieno di avere una marcia in più – fu un
Convegno cui partecipò l'ex Giudice ViceCapo della Suprema Corte
degli Stati Uniti: un evento regionale e nazionale. Tra le lezioni -
oltre “Dottrina sociale della Chiesa” cui ebbi l'onore di avere
per Docente lo stesso Padre Sorge,
“Etica” cui fu mio Prof. Padre
Cultrera, Diritto con Francesco Teresi ed Economia con Renato Scalia
– la più originale fu senz'altro “Psichismo mafioso” in cui ci
fu evidenziato che, sebbene la Mafia discriminasse le donne, lo
psichismo mafioso fosse di stampo femminile, da cui anche il termine
in uso a Napoli di Mammasantissima. La “società” è come una
mamma che dà protezione in cambio di obbedienza e che punisce la
disobbedienza con le poppò. La formazione spirituale era invece
alquanto indiretta ma invero, come consuetudine dell'Ordine,
penetrante. Al Convegno con l'ex Vice Capo della Suprema Corte USA
fui, involontariamente, sfrontato: fu data ìnfatti anche a noi
studenti la possibilità di porre una domanda ciascuno all'eminente
ospite. Tutti declinarono, io no. Padre Sorge, illuminato sul volto
sornione mi disse: “Bene dica”. Ed io dissi: “Eccellenza, le
cose di cui ha parlato – ne elencai alcune -, le ritroviamo tutte
già ne “La democrazia in America” di Tocqueville... quindi da
allora non avete più fatto nulla?”. Lo dissi, non sapendo
l'inglese, e fu una fortuna, in Italiano. Padre Sorge divenne
paonazzo in volto ma fu pronto. Si approfittò della mia
disconoscenza per chiedere altro e così ebbi, gesuiticamente, una
risposta che non c'entrava niente ma che toglieva le castagne dal
fuoco...
francesco latteri
scholten
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