Un
fattore tra i più importanti – anche se tra i più taciuti dai
media – che hanno contribuito alla caduta dell'asse Obama/Clinton è
stata proprio l'avversione alla cristianità (non solo al
cattolicesimo) ed alla religiosità in genere. Paradossalmente,
proprio la persecuzione ossessiva di Julian Assange ha fatto sì che
l'ultima notizia circa il satanismo di Hillary Clinton esplodesse
proprio a pochi giorni dal voto. In tutti gl'ambienti cristiani (ma
anche delle altre religioni), è stata la goccia che ha fatto
traboccare il vaso. La caduta dell'asse Obama/Clinton ha aperto nuovi
ed importanti scenari per la Chiesa e per la cristianità negli USA.
Oggi è un grande giorno per la cristianità e per la Vita hha
dichiarato Padre Frank Pavone, direttore di Priests for life, mentre
l'’Arcivescovo
Joseph E. Kurtz di Louisville, Kentucky, presidente della Conferenza
episcopale degli Stati Uniti,
insieme alle congratulazioni per la vittoria, ha già delineato
un
programma di collaborazione ambizioso. La meta infatti è quella di
abolire l' “Obama care”, ovvero la legge di assistenza sanitaria
fortemente voluta da Obama e celebrata anche dalla Clinton come fiore
all'occhiello. La Chiesa USA e le altre confessioni cristiane e
quelle di altre religioni, ovviamente non vogliono l'abrogazione
dell'assistenza sanitaria. Ciò che si vuole è l'abrogazione di uno
dei perni – anche economici – dell' “Obama care”. Obama
infatti non ha statalizzato l'assistenza sanitaria come la ns stampa
ha notiziato, bensì ha semplicemente reso obbligatorio l'acquisto di
piani assicurativi in cui una parte economicamente importante è data
dal costo dell'acquisto obbligatorio dei farmaci abortivi e delle
pratiche abortive. Il costo è addebitato al datore di lavoro e chi
si oppone, specie per motivi di coscienza è multato con ammende tali
da far chiudere qualsiasi azienda. L'obiezione di coscienza è
inoltre perseguita a norma di legge
e con accanimento da parte
dell'amministrazione vigente. Ed allora basta “Obama care”, basta
attentati alla libertà di coscienza, basta discriminazioni per
motivazioni religiose. Sì chiaro e forte ad una nuova legge per
l'assistenza sanitaria degna di questo nome. Insieme c'è l'impegno
della Chiesa per l'asse centrale della società americana, come di
qualsiasi altra: la famiglia. Ad essa ha fatto riferimento
particolare il Vescovo
Michael F. Burbidge di Raleigh, North Carolina, che ha ricordato come
la famiglia sia il pilastro portante della società. Il terzo
importante impegno
per il quale si auspica il sostegno della nuova Presidenza (che si è
fortemente contribuito ad eleggere) è quello della libertà di
coscienza e di religione non solo negli states bensì nel Mondo,
specie nel tanto bistrattato MediOriente. Programmi dunque vasti ed
ambiziosi quelli della Chiesa USA, ma programmi già da sempre
portati avanti anche felicemente proprio con Donald Trump. Forti
Speranze, ma soprattutto, al momento, grande gioia per le dimensioni
schiaccianti della Vittoria: Presidenza, Camera e Senato sono in
linea con i programmi sostenuti.
francesco
latteri scholten
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