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voti contro 219, i Repubblicani prendono sia la Camera che il Senato.
“Scusate se vi ho fatto aspettare...” le prima parole del
neoeletto Presidente lasciano i toni rudi della campagna elettorale
per assumere quelle di vero Leader. Il motto base del discorso è
portatore di un messaggio di programma dalle modalità importanti:
“costruiremo nel dialogo...”. Un dialogo volto sia all'interno,
agli USA, “ mi ha telefonato Hillary Clinton per farmi gli
auguri... è stata una grande combattente ed ha fatto un buon
lavoro... è importante ora che, Repubblicani o Democratici che
siamo, tutti torniamo ad essere un solo Popolo per costruire insieme
e mi sforzerò di essere il Presidente di tutti i cittadini
americani...”; sia all'esterno, per la politica estera,
“costruiremo nel dialogo con tutti cercando appunto i punti di
dialogo con gli altri Paesi e non di contrapposizione”. Per la pace
la vittoria di Trump segna un punto importante per un probabile
diverso approccio con la Russia di Putin che peraltro lo apprezza da
tempo. Un discorso molto interessante, e non privo di appeal, cui non
sono estranee anche ulteriori promesse di crescita e di sviluppo: “li
raddoppieremo e creeremo milioni di nuovi posti di lavoro”.
“L'America deve tornare grande...” Infine i ringraziamenti alla
famiglia, ai sostenitori, l'abbraccio ai presenti... Speriamo che il
buon giorno si veda dal mattino...
francesco
latteri scholten
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