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Amoris Laetitia: No di Ruini, Burke esiliato. In Vaticano passa la linea ObamaClintoniana.




“La comunione ai divorziati risposati non è possibile. Il magistero è chiaro e non modificabile” così il Card. Camillo Ruini. Riferimento del Presidente emerito della CEI è al Concilio Vaticano II ed alla “Familiaris consortio” di Giovanni Paolo II. Quest'ultima, conferma però la sempiterna prassi della Chiesa “fondata sulla Sacra Scrittura, di non ammettere alla comunione eucaristica i divorziati risposati” perché “il loro stato e la loro condizione di vita contraddicono oggettivamente a quell’unione di amore tra Cristo e la Chiesa che è significata e attuata dall’Eucaristia”. Il criterio della “epicheia” per unire alla verità la misericordia e consentire l'accostamento dei divorziati risposati alla eucaristia pur senza astenersi dagli atti propri dei coniugi, come anche il criterio della “aequitas canonica”, pur essendo criteri molto importanti nell’ambito delle norme umane e puramente ecclesiali, non possono essere applicati alle norme di diritto divino, sulle quali la Chiesa non ha alcun potere discrezionale. Dunque un No secco di fatto alla “Amoris Laetitia” che Ruini non cita mai ed è significativo anche 


questo. Ratzinger stesso ha sempre negato con decisione, da ultimo in “Benedetto XVI ultime conversazioni”, di essere stato costretto alle dimissioni (13 febbraio 2013 anniversario di Fatima) dalla lobby ObamaClintoniana, ma di fatto da allora in Vaticano è prevalsa proprio la linea voluta da essa. Gli inizi sono sibillini e ad uno sguardo superficiale apparentemente lontani dalla “Amoris Laetitia”, ma già presenti nella “Evangelii Gaudium” e riguardanti invero anche proprio il divorzio. In ispecie al n°247 la EG specifica: “ Uno sguardo molto speciale si rivolge al popolo ebreo, la cui Alleanza con Dio non è mai stata revocata”. Invero la posizione della Chiesa è sempre stata, a riguardo, quella poi concretata con il Concilio Ecumenico di Firenze, 1055: “ La sacrosanta Chiesa Romana … crede, professa ed insegna fermamente che la materia riguardante l’Antico Testamento, la Legge Mosaica, che si divide in cerimonie, riti sacri, sacrifici e sacramenti, poiché essi vennero stabiliti per significare qualcosa di non ancora avvenuto, anche se furono propri del culto divino di quel tempo, dopo la venuta di Nostro Signore, essi hanno CESSATO la loro funzione, e hanno avuto inizio i sacramenti del Nuovo Testamento.” Posizione dogmatizzata da Papa Eugenio III. Ebbene la legge 


mosaica ammette il divorzio. Dunque, già la Evangelii Gaudium prospetta le posizioni della Amoris Laetitia. L' “Anno della Misericordia” poi, proprio in nome sempre della “Misericordia”, ha declassato l'aborto per il quale prima, come per l'omicidio, era necessaria l'assoluzione del Vescovo: adesso non più. Insomma il quadro ObamaClintoniano è stato magistralmente portato a termine da Bergoglio: anche glì oppositori sono stati decisamente eliminati in nome della carità con la più spietata ferocia. Intanto, a conferma, la diocesi di Milano ha revocato all'ultimo momento la celebrazione degl'anniversari di matrimonio (nozze d'argento, d'oro etc) per non suscitare la sensibilità dei divorziati, in America Latina ci sono già state le sospensioni a divinis per sacerdoti che non hanno dato la comunione ai risposati, ed il Card. Burke, appena premiato dai cattolici USA per il suo deciso e pluriennale impegno per la Vita e la famiglia, è stato esiliato all'isola di Guam, due volte quella di Sant'Elena, sperduta nel Pacifico a ridosso della fossa delle Marianne ad indagare su un caso di pedofilia degli anni '70... Francesco con ObamaClinton su Vita, Matrimonio e divorzio ha la linea di Enrico VIII... A proposito: proprio la Chiesa Anglicana cui anche Francesco guardava, si è appena pronunciata anch'essa, come Ruini, come Burke, come la Conferenza Episcopale di Polonia (in nome di S. Giovanni Paolo II) e come tanti altri, per il no. Nella Basilica romana di San Paolo fuori le mura, in alto, sopra le colonne, sono riportate le effigi di tutti i Papi della storia della Chiesa: con Benedetto XVI, dimesso il giorno dell'anniversario di Fatima, i posti sono completati: la storia è finita.

francesco latteri scholten.

 
francesco latteri scholten

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