E'
passato poco più di un anno dalla bella visita del Rettore
dell'Università di Catania, Prof. Francesco Basile, a fine
gennaio 2018, in occasione del conferimento della cittadinanza
onoraria. Una visita che ha non solo conferito lustro ma che ha anche
sottolineato, una volta di più, la rilevanza scientifica del più
antico sito antropologico della Sicilia. Una rilevanza apparsa
sin dai primi scavi risalenti all'Ottocento, Barone Francesco
Anca, ma divenuta eclatante nel 1937 con il ritrovamento del
primo scheletro completo denominato Tea, grazie a Giuseppe Bonafede
inviato da Romiro Fabiani. Gli scheletri ritrovati sono
complessivamente 7 tutti risalenti a 14.000 anni fa, epoca in
cui la Sicilia era raggiungibile dal “continente” per via di
terra. Del volto di Tea è stata fatta una ricostruzione dal Prof.
Roberto Micciché con le tecniche della criminologia. Va
sottolineata, nel mondo scientifico, l'importante opera per la Grotta
da parte della Prof.sa Laura Bonfiglio vera madrina della
stessa. Dal 1937 Tea e la Grotta di San Teodoro ad Acquedolci
sono
sempre state in primo piano per l'interesse della comunità
scientifica, sebbene perlopiù ignorate dal grande pubblico ed
anche dalle varie amministrazioni comunali che si sono succedute. La
messa in sicurezza e l'accessibilità sono state curate grazie
alla amministrazione del Sindaco Dott. Salvatore Oriti ma
lasciate in decadenza dall'amministrazione successiva. La cura
della Grotta e dei suoi accessi, nonché delle teche è stata ripresa
adesso con l'amministrazione
del Sindaco Avv. Alvaro Riolo e
Vicesindaco ed Assessore alla Cultura Dott. Salvatore Oriti:
rifatte completamente le ringhiere di appoggio lungo i percorsi,
le teche con relative scalinate, i bagni. Importante anche la
realizzazione di una passerella in alluminio con ringhiere per
consentire ai visitatori ed agli studiosi il sovrapasso dei siti di
ritrovamento nonché un funzionale ed efficace impianto per
l'illuminazione dei siti. In questi
rifacimenti ha fatto capolino
un concetto importante, condiviso tanto dal Sindaco Riolo che
dal Vicesindaco Oriti e ben espresso durante la sua visita dal
Rettore Basile: “Sinora la Grotta è stata giustamente meta
di equipees scientifiche e di appassionati e lo è stata quasi
esclusivamente. Ma la Grotta deve diventare anche un riferimento
turistico. Si pone dunque la necessità del reperimento dei fondi
e qui bisogna guardare prevalentemente alla UE. Senz'altro c'è il
mio impegno per un aiuto da parte dell'Università di Catania per
realizzare il massimo possibile”. In quest'ottica si è posto anche
il cambiamento di sede – già operato al tempo della visita
– dell'Antiquarium nella centralissima Piazza San Giovanni Paolo
II. A disposizione del pubblico presso l'Antiquarium troviamo il
consegnatario dei reperti Salvatore Russo, assai preparato sia
sui reperti che sulla Grotta e la sua storia ed ottimo conoscitore
dei materiali disponibili per eventuali ricerche anche da parte di un
più vasto pubblico. Lo aiutano Ciro Galati e Silvana
Calandra.
L'apertura è tutte le mattine da lunedì a venerdì (9.00 – 13.00)
e mercoledì e giovedì (15.30 17.30). I contatti per la visita della
Grotta sono operativi. Le idee e le proposte per aumentare il numero
dei visitatori “laici” e non addetti ai lavori sono tante:
Salvatore Russo propone la realizzazione di piccole riproduzioni
della fauna, magliette e souvenirs, la Prof.sa Laura Bonfiglio
prospetta invece il coinvolgimento dei cartapestai del carnevale di
Acquedolci per la realizzazione nei pressi della Grotta di un habitat
riproduzione
dell'originario. I visitatori sono comunque aumentati e, oltre un intero pullman di visitatori della Comunità Scientifica Internazionale nell'ottobre 2018 portati dalla SUMCULA, si registrano ben 657 visitatori provenienti sia dalla Sicilia che dalle altre regioni italiane e dall'estero.
dell'originario. I visitatori sono comunque aumentati e, oltre un intero pullman di visitatori della Comunità Scientifica Internazionale nell'ottobre 2018 portati dalla SUMCULA, si registrano ben 657 visitatori provenienti sia dalla Sicilia che dalle altre regioni italiane e dall'estero.
francesco
latteri scholten.
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