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Acquedolci: il Vicesindaco Salvatore Oriti propone il progetto “Patto per il salvataggio” per evitare il Dissesto.


Dopo l'approvazione della Procedura di Riequilibrio del Bilancio comunale nella seconda decade di febbraio u.s., “Una decisione storica che impegna il Comune ed i cittadini per i prossimi 15 anni”, così il Vicesindaco Dott. Salvatore Oriti, che ha tenuto a precisare che al 2007 – amministrazione Oriti - il debito comunale fosse pari a zero. L'attuale disavanzo da ripianare ammonta a 3.019.000 Euro, di cui un contenzioso passivo potenziale di 1,5 Mln. mentre il negativo fuori bilancio ammonta a 137.000 Euro. IMU e TASI sono già al massimo e si conta di risparmiare circa un 10% di spese con i pensionamenti del personale ed un 25% dal taglio di spese e servizi. Si è poi provveduto alla Delibera 35 del 13 marzo per stipulare transazioni con i creditori a condizioni vantaggiose per l'Ente. Ora il Vicesindaco Dott. Salvatore Oriti propone un “Patto per il salvataggio del Paese” con l'organizzazione di una Struttura di Rappresentanza di Contrade e Quartieri al fine di affrontare due sfide difficili ma non impossibili: 1) un progetto pilota sui rifiuti con la parte umida che “non 


faccia il giro della Sicilia” e con una percentuale più alta possibile di Compostaggio (attualmente prevalentemente domestico) utilizzando i bandi di Comunità e Prossimità appena la Regione li pubblicherà; 2) il coinvolgimento di tutti gli Attori, attivi e passivi, al fine del rispetto di condizioni e scadenze che la Procedura di Riequilibrio quindicinnale recentemente approvata con le relative imposizioni del MEF e della Corte dei Conti impone. Il conseguimento, per quanto difficile dei due punti è fondamentale perché non si vada dritti al dissesto. Un ruolo di peso – come da più parti sottolineato anche in occasione dell'approvazione delle Procedura di Riequilibrio - nel rapporto dei debitori del Comune di Acquedolci è dato anche dalla recentissima dichiarazione di “Dissesto” del Comune di San Fratello con circa 6 milioni di debiti, per la questione anch'essa risalente alla precedente amministrazione, della vendita del bosco di Acquedolci


900 ettari, al prezzo di soli 1000 Euro pro ettaro ma che, verosimilmente, il Comune di San Fratello non sarà in grado di pagare, per cui si ventila da più parti la necessità di un piglio nuovo: annullare il contratto e riavere il bosco, bene demaniale che frutta e che crea lavoro. Per quanto concerne l'organizzazione della Struttura di Rappresentanza di Contrade e Quartieri, il primo incontro è previsto per Martedì 19 alle ore 18.00 presso la struttura comunale di contrada Nicetta.
francesco latteri scholten.

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