Seconda
visita universitaria in poche settimane. L'impegno per una maggiore
divulgazione del più antico sito antropologico della Sicilia
da parte della ProLoco di Acquedolci, sostenuta
dall'amministrazione Riolo continua a dare frutti. La Grotta,
oggi situata a circa 140 metri sul livello del mare in un paesaggio
pittoresco, “Pizzo Castellaro” propaggine settentrionale
del monte San Fratello, deve il suo nome a due tradizioni non
necessariamente divergenti: alla presenza dei Monaci Basiliani
in fuga dall'Oriente iconoclasta intorno all'anno mille; alla
residenza di un eremita. Sulla parete lato Est, nei pressi
dell'ingresso, è presente una incisione che rappresenterebbe un
pesce, antico simbolo cristiano ma del cristianesimo delle
origini. I siti dei ritrovamenti dei
resti di Ippopotami (sono
i più antichi, databili tra 200.000 e 40.000 anni fa), un tempo
residenti, si trovano fuori in quella che una volta era sede
lacustre. I resti umani, in tutto 7 di cui 5 uomini, risalgono
al paleolitico superiore, quello di Tea, il primo,
rinvenuto intatto nei pressi dell'ingresso della Grotta, è stato
rinvenuto da Bonafede, inviato da Palermo da Romiro Fabiani nel 1937.
La ProLoco di Acquedolci ha pensato bene per meglio rispondere
alle svariate esigenze dei visitatori di far iniziare il “Tour”
con la visita all'Antiquarium, situato nella centralissima Piazza
San Giovanni Paolo II, anche per consentire un primo facile approccio
con alcuni dei ritrovamenti e con tabelloni didattici illustrativi
che consentono una più proficua visita. Questa
volta il pullman che
arriva è quello che porta i visitatori della “Uni 3” di
Augusta guidati dalla Dirigente Maddalena Libro. Una
quarantina in tutto, affiatati ed interessati. Ad accoglierli Ciro
Artale della ProLoco, Salvatore Russo consegnatario dei reperti, e
Ciro Galati. Protagonista, al solito, all'Antiquarium è
lo scheletro intero di un Ippopotamo contemporaneo acquistato
negli anni '80. La visita prosegue con il trasferimento in pulman
sino al sito della Grotta a circa 200 metri dalla stessa, si
procede poi a piedi tra agrumeti ed oliveti secolari sino alle teche
esterne recentemente rinnovate grazie all'impegno della nuova
amministrazione. Segue l'ultima arrampicata
sino alla Grotta e la
visita facilitata dalla presenza della nuova passerella in acciaio. A
fare da Cicerone è ancora Ciro Artale. Al ritorno una pioggia
improvvisa mostra tutta l'utilità del rifacimento dei corrimani. Per
i visitatori è una giornata intensa: proseguono per la visita, nella
vicina Sant'Agata di Militello, del Castello dei Principi
Gallego. L'impegno dell'amministrazione Riolo e della ProLoco
invece la prosegue con le giornate di promozione dell'area
archeologica della Grotta di San Teodoro per accogliere ed
accompagnare cittadini ed ospiti:
domenica
5 agosto ore 10.00
sabato
11 agosto ore 17.00
sabato
18 agosto ore 17.00
tutti
gl'appuntamenti sono all'Antiquarium in Piazza San Giovanni Paolo II
francesco
latteri scholten.
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