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Vincere la crisi: anche le piccole attività possono...


La nuova legge n. 155,meglio conosciuta come "Codice crisi dell' impresa e dell'insolvenza" rivoluzionerà la cultura di gestione delle aziende, rivolgendosi anche alle piccole attività di qualsiasi settore. Anche il piccolo negozio, dunque, si deve dotare di un" adeguato assetto organizzativo" e ,più che di un onere, si tratta di cogliere le opportunità ed i vantaggi, previsti dalla legge stessa, e sono : 1) Migliorare la gestione aziendale, utilizzando strumenti di analisi e di controllo economico-finanziario, prevenendo in tempo utile le cause determinanti le probabilità di default. 2) Tutelarsi per avere le misure di premialita' e gli sconti di sanzioni, nei casi di tempestiva segnalazione (alert), laddove si riuscirà a farlo. Niente differenza tra grandi e piccoli perché la crisi può colpire tutti, lungi dal settore o dalle dimensioni. È una rivoluzione copernicana che trasformerà il modo di gestire una azienda e riguarderà in primis l'imprenditore che dovrà prepararsi, nel suo principale interesse, ancor prima di quello dei suoi creditori eventuali, cosa di cui maggiormente si preoccupa la ricordata legge 155. Servono l'analisi finanziaria 


e il controllo economico finanziario, perché la semplice e tradizionale contabilità tradizionale di bilancio non serve a segnalare quegli elementi gestionali, indici, grandezze o numeri aziendali, che sono indispensabili per capire con largo anticipo- e non a posteriori- se la attività aziendale sta andando bene, se cioè sta creando valore o se, invece, lo sta distruggendo. In quest'ottica emerge necessaria la funzione del consulente 4.0, che assiste e supporta le imprese, anche in termini di formazione, al fine di migliorare i suoi risultati e di prevenire tempestivamente e superare ogni forma di criticità, che si potrà presentare nel corso della vita dell'impresa. Se ogni giorno falliscono o chiudono tante imprese ci sarà una ragione che non va ricercata solo nel mercato o imputata alla crisi generale. Gli strumenti offerti dalla analisi finanziaria e dal controllo economico-finanziario aziendale, da tempo ben utilizzati in altri paesi d'oltralpe, sono di fondamentale ausilio nella gestione non solo della stessa azienda ma anche nei rapporti, coi fornitori, coi clienti e, non sempre facili, con la propria banca(la quale quasi sempre adotta suoi metodi unilaterali e non motivati di valutazione del rischio aziendale, non a vantaggio certamente della parte più debole che è l'impresa "sub judice "). L'impresa, anche la più piccola, dovrà prepararsi a un tale cambiamento e non fare resistenza, nel suo interesse per crescere ed essere solida per la sua continuità futura.
Agostino Alberto Di Lapi

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