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Radio Maria ovvero il ritorno del Tempo Sacro.


L'evento della irruzione del Sacro - ovvero di ciò che irrompendo nel mondo fonda, istituisce la verità del mondo e perciò la sua realtà, istituendo il vero ed il falso, creando un punto fisso, un riferimento, il che equivale alla “creazione del mondo“ - presenta secondo Mircea Eliade due connotazioni fondamentali nell'atto stesso del suo accadere: il Tempo e lo Spazio. L'irruzione del Sacro è così una scissione di entrambi in Sacro e Profano. Sacro e Profano sono anzitutto due modi di essere nel mondo, due situazioni esistenziali assunte dall'uomo nella storia. L’uomo sceglie di collocarsi in una delle due situazioni esistenziali possibili rispetto a questa scelta cui corrispondono due tipologie diverse: l’ homo religiosus e l’ homo a-religiosus. Il primo, in relazione allo spazio, vive in uno spazio in cui compaiono, nella distesa dello spazio profano delle singolarità, dei luoghi sacri; il secondo vive in uno spazio omogeneo totalmente profano, in quanto i luoghi sacri non hanno significato per lui. Anche per il tempo, come già per lo spazio, si ha una collocazione, che è collocazione esistenziale, e che è diversificata per l’ homo religiosus e per l’homo a-religiosus. Il primo rifiuta di vivere unicamente in quello che in termini moderni, si chiama “presente storico”, si sforza di raggiungere un tempo sacro che, sotto certi aspetti, può essere paragonato 


all’eternità. Discontinuo è anche il tempo dell’homo a-religiosus: lavoro, divertimenti, piacere etc. Esiste tuttavia una differenziazione di fondo: l’homo a-religiosus rimane sempre in un mondo radicalmente umano e ne ha coscienza, quello religiosus nel Sacro dà significato alla realtà del presente superando così il mondo meramente umano. Periodicamente l’homo religiosus entra in un tempo sacro, l’unico vero e reale, e questo dà un senso “vero” alla sua vita ed al mondo. Uno degli esempi più significativi può essere rintracciato nella celebre conversione di Sant'Ignazio di Loyola, uomo d'armi e di Corte di successo che nel 1521, ferito durante la difesa della fortezza di Pamplona, si ritrova durante la cura e la convalescenza ad essere escluso dalla dimensione profana sua abituale e - tramite le uniche letture disponibili, quelle della vita di ns Signore e quelle dei Santi - immesso nella dimensione del Sacro. Se tuttavia ancora ai tempi di Sant'Ignazio il tempo era prevalentemente scandito dal Sacro e le campane invitavano alle Lodi, all'ora Media, al Vespro e le festività – Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Pentecoste – scandivano l'anno, l'Illuminismo e la Rivoluzione Francese distruggendo Chiese e 


campane ed ignorando il Sacro e la Festa hanno di fatto proceduto a quella profanazione del mondo e della Vita cui il Modernismo figlio di entrambi ha portato pressoché al compimento. L'uomo di oggi infatti si trova immerso prevalentemente nella sola realtà esistenziale a-religiosa, profana. Il Sacro scandisce ormai infatti il tempo solo di pochi. Radio Maria - fondata inizialmente nel 1982 da Don Mario Galbiati ad Arcellasco d'Erba come Radio parrocchiale, diretta dal 1987 da Padre Livio Fanzaga, oggi realtà in molti Paesi – è praticamente l'unico tra i grandi Mass Media a riproporre lo scandimento del Tempo in base al Sacro: Lodi e Santa Messa, Ora Media, Vespro, Compieta e Rosario (a mezzanotte, alle tre, alle cinque e quarantacinque, alle diciasette e quaranta) quotidianamente e scandimento dell'anno in base a quello liturgico. Radio Maria consente così ai fedeli di vivere e scandire il tempo ed il giorno al cospetto del Sacro e lasciandosi guidare da esso. La Radio è senz'altro qui anche il Medium più adatto: “La radio tocca, intimamente, personalmente, quasi tutti in quanto presenta un mondo di comunicazioni sottintesi tra lo scrittore speaker e l'ascoltatore. E' questo il suo aspetto immediato: un'esperienza privata. Le sue profondità subliminali sono cariche degl'echi risonanti antichi tamburi. 


Ciò è insito nella natura stessa del Medium, per il suo potere di trasformare la psiche e la società in un'unica stanza degli echi.” (M. Mc Luhan “Gli strumenti del comunicare”). La conferma è personale e immediata: è più facile e spiritualmente più diretta la preghiera del Santo Rosario con la Radio che con la TV. Il successo è stato folgorante e tanto più se si pensa alla scelta di non ospitare pubblicità e dunque rimettendosi interamente alle offerte dei fedeli. Nel 1990 è già ricoperto l'intero territorio nazionale (e sono ormai diversi milioni gli ascoltatori di ogni fascia di età e ceto sociale che quotidianamente la seguono) ed ormai l'emittente è presente in tutti i continenti. Radio Maria è una delle realtà cattoliche più avvincenti ed il suo obbiettivo precipuo, avvicinare e confermare alla Fede ed alla Preghiera è senz'altro centrato.
francesco latteri scholten.

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