Finalmente venti di pace sul medio Oriente e, sebbene non del tutto inaspettato, l'accordo tra Israele e gli Emirati – e poi a ruota altri Stati arabi – è, indubbiamente epocale. E' vero che c'è una contingenza storica: la premiership tecnologica e militare di Israele da un lato, la minaccia armata di Erdogan e degli Ayatollah di Teheran dall'altra. Tuttavia il merito di “The Donald” così come quello di Benjamin Netanyahu sono innegabili ed indiscutibili. Appare assai pallido, e perlomeno discutibile, il precedente Nobel ad un Presidente USA, Obama, dato mentre la sua Vice, Hillary Clinton, assisteva in diretta all'esecuzione del Leader libico Mohammar Gheddafi ordinata proprio dagli USA con una cecità politica che ha portato al disastro totale nell'area nordafricano /mediorientale, e mentre, sempre la sua Vice, Hillary Clinton (di cui collaboratori assai prossimi praticano i riti di Thelema) a
spada tratta, negli States portava avanti il programma infanticida della Planned Parenthoud con centinaia di migliaia di aborti, sostenendo addirittura l'aborto sino alla nascita (come l'attuale candidato Dem Joe Biden). Indubbiamente in Occidente, dagli anni '80 ad oggi, possiamo assistere ad un radicale cambiamento di paradigma e di rappresentanza nella “Sinistra”, tanto “made in USA”, quanto in quella europea ma anche nella latinoamericana. Il cambio di paradigma appare in tutta evidenza se andiamo a prendere proprio una delle maggiori icone della Sinistra del dopoguerra e, segnatamente degli anni '60 e '70 : PierPaolo Pasolini. Il poeta di Casarsa, figlio adottivo di “mamma Roma” era la punta di diamante della Sinistra più progressista con Elsa Morante e il suo compagno Alberto Moravia, con Carlo Emilio Gadda e tanti altri. Ebbene, oggi, più di qualcuno, a “Sinistra” parla di
“Dimenticare Pasolini”. E, detto dall'orizzonte della “Sinistra” di oggi è una necessità vera, reale e sentita. Pier Paolo infatti era un grande amante della vita, della sua Bellezza, del viverla pienamente con forza. Era un "ProLife" come Trump. Era contro l'aborto (lo definiva, come anche Trump, un omicidio) ed in occasione del referendum si è schierato apertamente dalle pagine del “Corriere della Sera”, così come si è schierato apertamente contro le adozioni gay e le “famiglie arcobaleno” e le politiche che oggi si chiamano LGBT e Gender (anche qui come the Donald). Del resto, acutamente, già ai suoi tempi Pier Paolo, osservando i vari scontri di piazza, notava che i proletari ed i popolani erano in realtà rappresentati dai poliziotti (che però allora votavano tutti a destra) mentre i manifestanti di “Sinistra” appartenevano alla Borghesia. Il tempo ha confermato l'intuizione pasoliniana. Oggi la “Sinistra” rappresenta – ed esclusivamente – la Borghesia. La Borghesia che rifiuta qualsiasi modello antropologico esistito ed esistente. La Borghesia che vuole separare una volta per tutte la sessualità dalla procreazione per – al pari di Hitler e Stalin –
costruire l'uomo direttamente in provetta secondo le opportunità del proprio uso e consumo e secondo il proprio capriccio. Che al popolo, con la scusa del “sesso libero” vuole togliere anche il diritto alla procreazione ed alla famiglia. Che è entrata nella Chiesa – con il pressing politico di Obama Clinton ed i soldi di Soros – per piegarla ai propri fini. Che vuole vaccinarlo con vaccini che vanno sul mRNA per incidere sul genoma umano, alla Bill Gates. Che a questo sarebbe arrivata la “Sinistra” e che lo avrebbe perseguito con metodi fascisti ed accusando di fascismo gli oppositori, ebbene, anche questo Pasolini lo scriveva già: “Il fascismo degli antifascisti” e “Il vero fascismo e dunque il vero antifascismo”. L'orizzonte di Pasolini fa a pugni con quello di Hillary, Biden e della “Sinistra” USA come con quello della “Sinistra” di oggi in genere. Sui temi valoriali l'orizzonte di Pasolini abbraccia decisamente i “ProLife” al pari di “The Donald”. Segnatamente: nessuno dei firmatari della Pace, né Netanyahu né gli arabi vogliono gli LGBT o il Gender... Il Nobel per la Pace? Pasolini lo consegnerebbe a Trump.
francesco latteri scholten.
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