Tesaurizzare il Sacro, come nel post '68 la Cultura

 

Di Kathrin von Hohenstaufen

La parola tesaurizzare spesso indica il mettere da parte gli oggetti di maggior valore, anche espropriandoli in massa ai legittimi proprietari. Il termine è comparso nella psicologia del novecento riguardo alle figure di dittatori, in cui parrebbe sia stato fragile il confine tra tendenza psicopatologica alla tesaurizzazione e strategia politica. Nel 68 le università vennero prese d'assalto da un movimento giovanile che per alcuni anni ebbe lo scopo di rovesciare l'autorità, poi sostituirla con una nuova autorità culturale. Per molti anni l'ateismo ha avuto lo scopo di contestare la fede, la Chiesa e la religione, da alcuni anni si è sostituito un movimento che ha come scopo quello di affermare secondo nuove mode cosa sia Chiesa e cosa sia religione. Si potrebbe dire che l'obiettivo 

degli atei di ieri sia diventato,.negli ultimi quindici anni, quello della riscrittura del volto sociale della religione, e nei tempi più recenti addirittura di riscrivere la teologia. Come l'educazione nel post sessantotto è andata progressivamente in direzione di una massificazione della cultura e di ripristino del principio di autorità culturale universitaria, così la religione si va progressivamente desacralizzando mentre si ripristina il ruolo di guida spirituale della chiesa, ora riferimento di cattolici, ateo-cattolici-progressisti ed una serie di altri atteggiamenti del completo spettro che va dall'anticlericalismo alla multireligione. Non è difficile prevedere che rimarrà una minoranza di potere o neo potere, o una elite culturale, che tesaurizzerà la sacralità religiosa strizzata dal popolo cattolico rieducato in massa ad un cattolicesimo desacralizzato.

P.S. Circa la tesaurizzazione psicopatologica da parte dei dittatori del 900 si ricorda “Anatomia della distruttività umana” di E. Fromm

Kathrin von Hohenstaufen

Libero Professionista,

Haematologist, è stata Senior Fellow in Medical Oncology presso University of Southampton. Lavora a diversi Research project. Ha lavorato come Research fellow presso la University of Leeds, è stata Haematologist presso Oncology Institute of Southern Switzerland - Ente Ospedaliero Cantonale ed è stata Haematologist presso il Policlinico di Milano.