Si è attentato alla vita del Filosofo Alexandr Dugin, uno dei massimi politologi viventi e nel fatto è rimasta uccisa sua figlia, la giornalista e filosofa Daria. Perchè? Cosa c’è alla radice di tanto odio? I mandanti ideologici dell’attentato sono indubbiamente identificabili con le élites globaliste occidentali. Soggetto e motivazione si intrecciano e si evidenziano a vicenda. Cerchiamo di seguire lo sviluppo.
I roghi dei libri di autori russi datano già qualche tempo su alcune piazze dell’Ucraina e, insieme ai classici ed ai testi religiosi, nei domini della “Cancel Culture” americana. Omero con Platone, Cicerone, Shakespire e tanti altri (tra cui il Maghetto Harry Potter ed il Signore degli anelli), sarebbero sessisti, classisti e razzisti… al pari della Bibbia ma, stranamente, non del Corano... Particolarmente di mira è stato preso il migliore interprete della Cultura russa: Fedor Dostoevskij. Lo scrittore di Mosca e poi di San Pietroburgo è stato quello che con più lucidità ha intravisto e compreso lo “spirito” della cultura illuministica che anche presso le élites russe cominciava a prendere piede e ne ha dato un affresco grandioso ne “I Demoni”. Invero la natura satanica e negatrice di qualsivoglia riferimento antropologico in essa, era allora ancora non del tutto ed apertamente manifesto sebbene già implicito. Oggi nel postmodernismo esso appare in tutta la sua Hybris e, da tempo, ha cessato di tentare di nascondersi. Il satanismo è oggi invero la “cultura” delle élites economiche occidentali che lo ostentano apertamente come nel caso di Rotschild (si veda l’immagine che lo ritrae con la nota satanista Abramovic, significativamente ai piedi di “Satana schiera le sue legioni”) o un po' meno come nel caso di Klaus Schwab, Bill Gates e altri. Sono però questi personaggi,
di un altro modo di interpretare e plasmare la realtà, oltre e contro il paradigma modernista dominante e oggi sfociato in quella sua caricatura ipertrofica che prende il nome di postmodernismo” (A.Dugin). E così il nostro analizza epoche e storia utilizzando figure greche: il Logos di Apollo, della Luce, verticale, gerarchico ed androcratico; il Logos di Dioniso, mediano, armonico, dialettico, androgino e nebuloso; il Logos di Cibele, orizzontale, materialista, ginecocratico. Il risultato dell’analisi è la obsolescenza dei tre modelli teorici che hanno contraddistinto il Novecento: Il Fascismo, il Comunismo ed il Liberalismo. E’ necessaria una “quarta” teoria politica che le superi tutte. Essa è identificata – e qui è significativa anche l’epserienza personale giovanile con Limonov - in un Socialismo senza materialismo, senza ateismo, senza modernismo e senza progressismo in cui è recuperata la fratellanza, la socialità, è recuperata la dimensione spirituale gnostica ed esoterica. Un modello realizzabile nel dialogo tra la destra e la sinistra "vere" e la religione.
Insomma: la più radicale delle negazioni del globalismo satanista e nichilista delle èlites economiche di cui sopra… E, quel che è peggio è che è assai ben fondata proprio nell’Anima e nello Spirito dell’Occidente e che ha solide basi antropologiche. E, ancora, ciliegina sulla torta, è fatta da uno che si fa i ritiri spirituali sul Monte Athos...
francesco latteri scholten
P.S. Si tratta, come ha ben visto Daria Dugin di una lotta senza quartiere tra l' "Uomo" ed il Nulla e l'Europa ne è il campo di battaglia
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