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Oggi: la “Donna” nell’Occidente al tramonto.

 


Il Novecento è stato indubbiamente – tra alti e bassi e con già segni assai premonitori di grave crisi – il secolo della premiership dell’Occidente. Epoche passate ci avevano regalato figure straordinarie di Donna quali Santa Ildegarda di Bingen, Santa Chiara, o Caterina de Medici che hanno indubbiamente tracciato un indirizzo che è sfociato nel Novecento in figure quali Simone De Beauvoir, Edith Stein, o le nostre Elsa Morante, Maria Montessori ed Oriana Fallaci che hanno innovato radicalmente e positivamente immagine e ruolo della Donna. Anche in politica, nel Novecento, le donne si sono espresse con figure di primo piano quali la nostra Nilde Iotti, Margaret Thatcher o Angela Merkel. Gl’anni ‘20 del XXI secolo, dove (marzo 2022) il Dollaro ha perso la sua premiership (dopo aver perso la sua convertibilità in oro già nel 1972) e gli USA - ora che per cercare la pace ci si rivolge alla Cina - hanno perso pure la premiership politica, mostrano anche una Donna dal profilo alquanto, anzi assai, sbiadito. La Donna dei tempi correnti, a differenza di quelle citate, non ha più una propria immagine e concezione di sé, condivisibile o meno. Sono realtà tristi ed intristenti: Ursula von der Leyen, Nancy Pelosi, Olena Zelenska. E’ un salto all’indietro di epoche: non hanno alcuna luce propria, sono solo ombre: in un’epoca in cui è l’interesse economico della Finanza a dettare legge, esse portano avanti nella politica di una democrazia di

 



facciata gli interessi e le decisioni prese dai rispettivi consorti in finanza con una mancaza di scrupoli (ma prima ancora mancanza di Valori, Etica e Morale) tali da non indietreggiare neppure di fronte al rischio concreto di causare per i propri interessi personali, sbandierati per “bene comune”, milioni di casi avversi causati da farmaci inadatti o davanti al rischio reale di una guerra mondiale. Zombies tristi che credevamo di aver perso per sempre… Sono l’immagine concreta di un Occidente che prima ancora che la leadership economica e politica ha perso sé stesso, la propria identità e la propria anima, il proprio Spirito, venduto per trenta denari ad una Finanza falsa e corrotta che lo sta portando a tutta velocità al tracollo. Condivido l’analisi di Alexandr Dugin che ormai siamo entrati di fatto in un mondo multipolare ma aggiungo con tristezza che in esso l’Occidente è diviso e frammentato: cianotico e cadaverico come le sue Ursula e Nancy.

francesco latteri scholten

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