E' stato ancora l' "Ariane 5", con lancio dalla solita base di Korou nella Guyana francese, a portare in orbita ad inizio anno il satellite italofrancese Athena Fidus del peso di circa 3 tonnellate con a bordo 280 Mln di tecnologia sia militare che civile per le comunicazioni internet a banda larga. Lo sviluppo di una versione evoluta dello stesso - l' "Ariane 5 ME" - era già stata decisa nel novembre 2008 dagli Stati membri dell' ESA ed il primo lancio pronosticato per il 2017. Gl'investimenti ESA al 2014 nel progetto ammontano a 400 Mln di Euro, ma lo scontro tra le diverse concezioni dei due principali investitori, Germania e Francia, era rimasto irrisolto, i francesi infatti volevano un razzo più leggero ed alimentato a combustibile solido denominato "Ariane 6". Tanto i tedeschi quanto i francesi avevano finito con il trovarsi isolati rispetto agl'altri membri dell' ESA e si è deciso così per un progetto apparentemente alternativo, ma in realtà frutto di un compromesso: il vettore principale resterà quello vecchio dell' Ariane 5 affiancato da 2 o 4 vettori a combustibile solido, mentre la parte superiore sarà quella dell' Ariane 5 ME. Insomma, i bimbi discoli si sono messi d'accordo su con quali pezzi del meccano e dati da chi, costruire il nuovo giocattolo, tentando di spartirsi la torta miliardaria. Se e quanto questa realtà un pò posticcia possa reggere la concorrenza internazionale è ciò su cui verte il vero punto interrogativo. L'Unione Europea perintanto ha dato il primo via libera sostenuto con 4 Mld di Euro. Gl'Ariane 6 costeranno circa 90 Mln ciascuno ed il primo lancio è previsto per il 2020. E' però tuttavia solo nel 2016 che sarà dato l'eventuale sì definitivo al progetto stesso. Ma, allora, perché erogare già adesso 4 Mld?
francesco latteri scholten.
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