"Quo
usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? Per quanto tempo
ancora cotesta tua condotta temeraria riuscirà a sfuggirci? A quali
estremi oserà spingersi il tuo sfrenato ardire?..." Così Marco
Tullio Cicerone, il secondo grande paladino della Repubblica della
classicità antica dopo Platone, nella più celebre delle sue
arringhe, quella contro il cospiratore Catilina. E' a lui ed alla sua
concezione di "Cives" e di "Civitas" che va
l'ammirazione di Giacinto Pannella. Un'ammirazione che è anche
ispirazione decisiva, programma di vita e di impegno e battaglia
politica in un'Italia segnata, dai tempi dell'assassinio di Cicerone
dall'imperialismo e dal feudalesimo. Il nuovo nome, Marco, sarà la
cifra di un impegno civile e sociopolitico mirante alla Repubblica ed
ai suoi valori, quelli de "La prima deca di Tito Livio" di
Machiavelli, altro grande e precipuo riferimento. La
"Cifra"
di Marco Pannella è questa e dunque non c'è un "di sinistra"
o "di destra" né, tantomeno, delle svolte e controsvolte.
"Di sinistra" è una delle etichette che il "sistema
Italia" nella sua radicale feudalità gl'ha attribuito, per poi,
nell'irriducibilità del nostro ad essa, affibbiargli l'altra, quella
di "enfant terrible". Sì alla Donna per uscire da quella
concezione che vedeva ancora ai suoi tempi nella Maria Montessori, la
prima donna laureata, una puntini puntini per aver osato iscriversi
all' Università e, udite udite, aver osato addirittura essere lei a
decidere con chi fidanzarsi o meno... Sì al divorzio per uscire
dall'unicità del matrimonio per imposizione; sì all'aborto per
uscire dalla realtà delle mammane... Oggi, maggio 2016, anche Papa
Francesco avrebbe dovuto incontrarlo, e padre Raffaele Lombardi,
portavoce della Santa Sede ne riconosce il valore civico. "Tu
devi essere quello che sei e continuare ad esserlo perché la gente
sia come te..." gl'aveva detto il suo amico Pier Paolo Pasolini.
E così è: se e finché saremo capaci di sussumere in noi il civismo
di Marco potrà esserci la Repubblica e la Civitas e si arringherà
contro i tanti Catilina di turno, "... le tue trame sono
scoperte, non te ne accorgi? Non vedi che il tuo complotto è noto a
tutti?" E sembrerà di vedere Marco, in piazza, con il sigaro
fumante...
francesco
latteri scholten.
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