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Berlino Natale, Nizza 14 luglio: Maometto e Carlomagno 2.0 contro Obama il sognatore.


Dodici morti tra cui un'italiana e 50 feriti, bilancio ancora provvisorio, terrorismo islamico ultimo atto della Jihad contro un simbolo dell'Occidente: il Natale, davanti ad un altro simbolo, una Chiesa luogo di Pace. “Penso che quest'uomo (Barak Obama, ndr) stia vivendo nel mondo della fantasia” (…) “E' ovvio per tutti che l'odio tra i musulmani è al di là della comprensione. Dovremo capire da dove e perché viene questo odio, e finché non saremo in grado di determinare questo problema e la minaccia pericolosa che pone, il nostro Paese non può essere vittima di orrendi attacchi da parte di gente che crede solo nella jihad, e non ha senso della ragione e rispetto della vita umana...” Così Donald Trump, 45° Presidente degli USA. Invero nel XXI° secolo l'Islam e la sua Jihad hanno sferrato un attacco ad alzo zero contro l'Occidente ed i suoi simboli: le “Twin Towers” (simbolo del prestigio e del potere economico), Charlie Hebdo (la libertà e la satira), il Bataclan (la musica, l'arte e lo 


spettacolo), Nizza (il 14 luglio), Berlino (il Natale). Un agire che sembra voler dare ragione a forza alle tesi già sostenute negli anni '30 da Henry Pirenne, uno dei più autorevoli ed eterodossi studiosi del medioevo, tesi che ne implica la radicale riformulazione: fu la nascita e la fulminea ascesa dell'Islam a provocare la rottura della tradizione antica e la separazione tra Occidente ed Oriente mettendo al tempo stesso fine alla unità mediterranea: “Maometto e Carlomagno”. Fa la sua comparsa un'altra religione, un'altra cultura che fa del Mediterraneo Occidentale un lago islamico che isola l'Occidente dall'Oriente, lo ferma, ne impedisce gli scambi mercantili e commerciali, sposta l'asse commerciale dell'Occidente a Nord. L'esito fatale per l'Europa mediterranea è il regresso al feudalesimo. Le invasioni barbariche non hanno mai messo in discussione gl'assi socioeconomici dell'Occidente in cui anzi miravano ad integrarsi. E' l'Islam la mannaia fatale che porta l'Occidente alle tenebre del Medioevo. Non si tratta – come molti vorrebbero – della rivolta degli oppressi contro gl'oppressori, che questa avrebbe potuto ben trovare delle comunanze con il 14 luglio e dunque anche con tanta parte laica (ma anche 


cristiana) dell'Occidente e che invece ha sempre rigettato con forza, come ha sempre rigettato una alleanza contro il “figliastro” dell'Occidente, il 1917. Sono i più ricchi, tra i più ricchi del mondo, i sauditi ad armare e finanziare con alacrità l'ISIS, sono i figli della borghesia islamica europea (e non certo quelli dei poveri ed emarginati) a compiere gl'attacchi. E' negata persino la radice religiosa comune delle grandi figure profetiche da Abramo a Mosé, allo stesso Gesù Cristo, che pure l'Islam dichiara di avere a riferimento. E' negata e combattuta con ferocia Maria di Nazareth, per cui pure in tanti e tante proprio nell'Islam hanno devozione sacra. Insomma un negare ed un porsi al di fuori della stessa propria genesi religiosa e socioculturale per rivendicare fanaticamente una “Sottomissione” (è questo il significato del termine Islam) a sé stante, cieca ed assoluta. Un nuovo modello autistico di “uomo di massa”, un nuovo modello di circoncisione. L'idolatria assoluta del sé, un nuovo modello di uniformismo assoluto, che similmente a quello nazista o comunista semplicemente si connota – miserrimamente – per una diversa uniformità, e, al pari di quelli, in essa vede la propria superiorità e grandezza.
francesco latteri scholten.

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