Si
presenta di nuovo, oggi, e, ovviamente, da maestro mediatico e della
comunicazione, nei panni più adeguati per il suo ritorno nella
realtà odierna: quelli di un comico, di una popstar. Insomma: alla
Grillo.
Ovviamente, "...nessuno lo prende sul serio, nessuno crede che
sia LUI (...), lo vedono come un fenomeno interessante e comico,
allora, pian piano, arriva nei salotti buoni, in TV, alla Bild, in
politica. Con le sue idee aggiornate al presente. I giovani capiscono
molto meglio dei più anziani questo terribile meccanismo di
seduzione e complicità narrato nel libro". Così Timur
Vermes.
Non è Roma, ma Berlino, la Berlino di oggi, la scena sulla quale LUI
si ripresenta, tra sortilegio e fantapolitica. E si ripresenta
proprio come un Grillo tedesco, che, a differenza di quello italiano,
è solo immaginato e trasposto quale protagonista di un libro. Al
pari che per quello italiano, il successo è strepitoso, ovviamente
non
si tratta di un successo politico vero,
ma solo immaginato, in compenso è verissimo il successo editoriale:
assoluto best seller, oltre 600.000 copie vendute in Germania, e con
traduzioni in tutte le lingue che ne stanno sancendo un successo
mondiale (da noi è uscito il 15 maggio 2013 per Bompiani, 448 pagine,
traduzione della bravissima Francesca Gabelli). Ma Timur Vermes non
ha mai saputo nulla di Grillo? Eppure la stampa tedesca ne ha da
tempo diffusamente parlato, anche su testate autorevoli. E, comunque,
proprio sulla seduzione delle masse da parte del suo personaggio egli
dichiara: "Nel libro seduce in due modi. Primo, è un ottimo
oratore. Non offre soluzioni migliori, ma intrattiene con efficacia.
Un po' come il vostro Grillo. Poi molti sono felici del suo modo di
guardare alla società attuale. Prende posizione, posizioni aberranti
ma con opinioni ferme. In una società in cui la gente cerca
sicurezza, e rifugge da opinioni e scelte chiare, lui è attraente
perché a suo modo parla chiaro. Abbiamo una democrazia, ma siamo
attratti da persone che parlano come dittatori". Dunque
LUI seduce ancora,
anche se i suoi protagonisti non se ne rendono conto. Ed è
gravissimo ed estremamente pericoloso: LUI infatti è Adolf Hitler.
Francesco
latteri scholten
P.S. Il presente post è una ristampa anastatica dell'omonimo da me scritto nel 2013 e pubblicato tra gl'altri da Agoravox edizione italiana.
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