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Aborto: Pasolini più cattolico del Papa. Il modello ObamaClintoniano di Bergoglio.




L'aborto è ormai un fenomeno di dimensioni vastissime, come denunciato dalla pubblicità di una nota marca di profilattici, “in Italia c'è un aborto ogni 5 minuti...). Papa Bergoglio è intervenuto anch'egli nella questione. La data è il 21 novembre 2016, il titolo della lettera è “Misericordia et Misera” titolo usato da Sant'Agostino per l'incontro tra Gesù e l'adultera nel Vangelo di Giovanni, brano che da molti è ritenuto una interpolazione di un testo estraneo. La lettera chiude l'anno “della Misericordia” ed in essa, punto 12, proprio in nome della stessa, Papa Bergoglio estende all'ordinario quanto concesso straordinariamente, ossia l'assoluzione dall'aborto per le donne ed i medici. “Perché nessun ostacolo si interponga tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d'ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto”. Don Jorge si premura ovviamente di specificare che l'aborto è e resta un peccato grandissimo ma che la misericordia di Dio sia ancora più grande. Tuttavia, a nessuno può sfuggire che di fatto l'aborto, per cui prima era necessaria, come per l'omicidio, l'assoluzione del Vescovo, sia stato derubricato. Il punto è stato colto molto bene già a suo tempo da Pier Paolo Pasolini: “Sono però traumatizzato dalla legalizzazione dell'aborto, perché lo considero, come molti, una legalizzazione dell'omicidio. Nei sogni, e nel comportamento quotidiano - cosa comune a tutti gli uomini – io vivo la mia vita prenatale, la mia felice immersione nelle acque materne: so che là io ero esistente...” (Corriere della Sera 19 gennaio 1975). Importante l'osservazione nello stesso articolo, che “è il primo, e l'unico caso, in cui i radicali e tutti gli abortisti democratici più puri e rigorosi, si appellano alla Realpolitik e 


quindi ricorrono alla prevaricazione cinica dei dati di fatto e del buon senso”. E' importante perché la direzione che qui viene imboccata è quella che mette un primo paletto nella concezione e definizione giuridica della Persona: la persona è tale non più dal concepimento, bensì da un determinato momento del suo sviluppo. Insieme ad altre realtà inerenti sia la prenatalità (es. il bimbo è Down e perciò non è più bimbo e va abortito...) sia la geriatria, si delinea l'orizzonte fosco e tenebroso già dipinto dalla dittatura nazifascista: la persona è tale a partire da un dato momento del suo sviluppo sino ad un altro dato momento e solo nell'ambito del possesso di determinati requisiti: le vite degne o indegne di essere vissute. Adolf Hitler era un seguace di Firestone e qui si delinea subito anche l'orizzonte economicistico che già era nei campi di concentramento: finchè la “persona” produce di più di quello che costa (+ un margine di guadagno per il Fuhrer) vive, se no muore: Arbeit macht Frei. Si sta imboccando l'orizzonte agognato dallo stesso Hitler, quello per cui chi non ha determinati standard, risparmiando anche sui campi di concentramento, non viene neppure al mondo, è eliminato prima. La nuova linea di Bergoglio, imboccata in nome della “misericordia” invero si muove, insieme alle nuove disposizioni sul matrimonio contenute nella “Amoris laetitia” ed all'apertura al luteranesimo, esattamente nella direzione richiesta al Vaticano dalla ex leadership americana Obama / Clinton da cui Bergoglio avrebbe ottenuto in cambio sostegno. Non è irrilevante qui osservare che perintanto sul piano ideologico la presunta “sinistra” americana riprenda concezioni invero firestoniane e che proprio il piano economico non sia irrilevante: la campagna presidenziale della Clinton (ma già Obama) ha avuto pieno sostegno (anche 


economico) dal colosso delle cliniche abortive USA Planned Prenthoud che ha fatturato solo nel 2011 oltre mezzo Mld di dollari proprio con gli aborti. Anche nella Planned Prenthoud torna l'orizzonte nazista: molti degli aborti sono stati effettuati proprio a seguito di criteri di razza, come un recente scandalo ha evidenziato e le metodologie in molti casi hanno ripreso quelle delle “mammane” con tanto di forbici... Torna di nuovo l'anticipazione di Pasolini: “Oggi la libertà sessuale della maggioranza è in realtà una convenzione, un obbligo, un dovere sociale, una caratteristica irrinunciabile della qualità della vita del consumatore (…) Ma questa libertà del coito della “coppia” così com'è concepita dalla maggioranza – questa meravigliosa permissività nei suoi confronti – da chi è stata tacitamente voluta, tacitamente promulgata e tacitamente fatta entrare, in modo ormai irreversibile, nelle abitudini? Dal potere dei consumi, dal nuovo fascismo...”. Qui il fatto più grave: quello di separare la sessualità dalla procreazione, o come diceva Pasolini, il coito dal parto e dall'aborto: “è l'universo del coito a formare e condizionare l'universo del parto e dell'aborto (…) l'universo del coito è ontologicamente primario rispetto agl'altri due.” E qui la conclusione più logica, ma anche più cristiana, di Pasolini: “anzicché lottare contro la società che condanna l'aborto repressivamente, sul piano dell'aborto bisogna lottare contro tale società sul piano della causa dell'aborto, cioé sul piano del coito”. E' quanto fa la pubblicità dei profilattici “Durex”, ma non Papa Bergoglio...
francesco latteri scholten.

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