L'aborto
è ormai un fenomeno di dimensioni vastissime, come denunciato dalla
pubblicità di una nota marca di profilattici, “in Italia c'è un
aborto ogni 5 minuti...). Papa Bergoglio è intervenuto anch'egli
nella questione. La data è il 21 novembre 2016, il titolo della
lettera è “Misericordia et Misera” titolo usato da Sant'Agostino
per l'incontro tra Gesù e l'adultera nel Vangelo di Giovanni, brano
che da molti è ritenuto una interpolazione di un testo estraneo. La
lettera chiude l'anno “della Misericordia” ed in essa, punto 12,
proprio in nome della stessa, Papa Bergoglio estende all'ordinario
quanto concesso straordinariamente, ossia l'assoluzione dall'aborto
per le donne ed i medici. “Perché nessun ostacolo si interponga
tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo
d'ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero la
facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto”.
Don Jorge si premura ovviamente di specificare che l'aborto è e
resta un peccato grandissimo ma che la misericordia di Dio sia ancora
più grande. Tuttavia, a nessuno può sfuggire che di fatto l'aborto,
per cui prima era necessaria, come per l'omicidio, l'assoluzione del
Vescovo, sia stato derubricato. Il punto è stato colto molto bene
già a suo tempo da Pier Paolo Pasolini: “Sono però traumatizzato
dalla legalizzazione dell'aborto, perché lo considero, come molti,
una legalizzazione dell'omicidio. Nei sogni, e nel comportamento
quotidiano - cosa comune a tutti gli uomini – io vivo la mia vita
prenatale, la mia felice immersione nelle acque materne: so che là
io ero esistente...” (Corriere della Sera 19 gennaio 1975).
Importante l'osservazione nello stesso articolo, che “è il primo,
e l'unico caso, in cui i radicali e tutti gli abortisti democratici
più puri e rigorosi, si appellano alla Realpolitik e
quindi
ricorrono alla prevaricazione cinica dei dati di fatto e del buon
senso”. E' importante perché la direzione che qui viene imboccata
è quella che mette un primo paletto nella concezione e definizione
giuridica della Persona: la persona è tale non più dal
concepimento, bensì da un determinato momento del suo sviluppo.
Insieme ad altre realtà inerenti sia la prenatalità (es. il bimbo è
Down e perciò non è più bimbo e va abortito...) sia la geriatria,
si delinea l'orizzonte fosco e tenebroso già dipinto dalla dittatura
nazifascista: la persona è tale a partire da un dato momento del suo
sviluppo sino ad un altro dato momento e solo nell'ambito del
possesso di determinati requisiti: le vite degne o indegne di essere
vissute. Adolf Hitler era un seguace di Firestone e qui si delinea
subito anche l'orizzonte economicistico che già era nei campi di
concentramento: finchè la “persona” produce di più di quello
che costa (+ un margine di guadagno per il Fuhrer) vive, se no muore:
Arbeit macht Frei. Si sta imboccando l'orizzonte agognato dallo
stesso Hitler, quello per cui chi non ha determinati standard,
risparmiando anche sui campi di concentramento, non viene neppure al
mondo, è eliminato prima. La nuova linea di Bergoglio, imboccata in
nome della “misericordia” invero si muove, insieme alle nuove
disposizioni sul matrimonio contenute nella “Amoris laetitia” ed
all'apertura al luteranesimo, esattamente nella direzione richiesta
al Vaticano dalla ex leadership americana Obama / Clinton da cui
Bergoglio avrebbe ottenuto in cambio sostegno. Non è irrilevante qui
osservare che perintanto sul piano ideologico la presunta “sinistra”
americana riprenda concezioni invero firestoniane e che proprio il
piano economico non sia irrilevante: la campagna presidenziale della
Clinton (ma già Obama) ha avuto pieno sostegno (anche
economico) dal
colosso delle cliniche abortive USA Planned Prenthoud che ha
fatturato solo nel 2011 oltre mezzo Mld di dollari proprio con gli
aborti. Anche nella Planned Prenthoud torna l'orizzonte nazista:
molti degli aborti sono stati effettuati proprio a seguito di criteri
di razza, come un recente scandalo ha evidenziato e le metodologie in
molti casi hanno ripreso quelle delle “mammane” con tanto di
forbici... Torna di nuovo l'anticipazione di Pasolini: “Oggi la
libertà sessuale della maggioranza è in realtà una convenzione, un
obbligo, un dovere sociale, una caratteristica irrinunciabile della
qualità della vita del consumatore (…) Ma questa libertà del
coito della “coppia” così com'è concepita dalla maggioranza –
questa meravigliosa permissività nei suoi confronti – da chi è
stata tacitamente voluta, tacitamente promulgata e tacitamente fatta
entrare, in modo ormai irreversibile, nelle abitudini? Dal potere dei
consumi, dal nuovo fascismo...”. Qui il fatto più grave: quello di
separare la sessualità dalla procreazione, o come diceva Pasolini,
il coito dal parto e dall'aborto: “è l'universo del coito a
formare e condizionare l'universo del parto e dell'aborto (…)
l'universo del coito è ontologicamente primario rispetto agl'altri
due.” E qui la conclusione più logica, ma anche più cristiana, di
Pasolini: “anzicché lottare contro la società che condanna
l'aborto repressivamente, sul piano dell'aborto bisogna lottare
contro tale società sul piano della causa dell'aborto, cioé sul
piano del coito”. E' quanto fa la pubblicità dei profilattici
“Durex”, ma non Papa Bergoglio...
francesco
latteri scholten.
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