Entusiasmo
per l'uomo che con la sua candidatura ha sfidato l'establishment,
Donald Trump, (“vaffanculo generale e apocalisse del sistema”)
gioia per la sua vittoria. Da novembre il mondo è cambiato e l'aria
– purificata dai lezzi ipocritoideologici ancora di stampo
Obamaclintoniani – è più pura e respirabile, più Liberal. Dunque
necessità di incarnarne l'orientamento a livello internazionale ed
in primis europeo. Del resto la vecchia appartenenza allo Efdd era
sempre più critica e le discordanze con un altro degli appartenenti
ad esso, Nigel Farage ed il suo Ukip, erano sempre più marcate: solo
in un misero 20% delle votazioni ci si era trovati insieme. Inoltre
con la Brexit – che adesso gli stessi britannici stanno
contrastando pagando cifre notevoli e superiori a prima alla UE per
restare – lo Ukip ha raggiunto il suo fine, a differenza dei 5
Stelle che aspirano ad una dimensione europea del proprio movimento.
Una coabitazione insomma che da assai difficile, da separati in casa,
è diventata impossibile. Per i nuovi orizzonti pentastellati far
parte a Bruxelles di un Gruppo è fondamentale, come sottolinea lo
stesso Beppe Grillo: “Far parte di un gruppo significa avere
diritto di parola nelle sessioni plenarie, essere rappresentati alla
Conferenza dei Presidenti, seguire iter legislativi come autori di
regolamenti europei, ottenere fondi da spendere sul territorio.”
Dare un futuro al Movimento significa imboccare questa strada, si è
perciò presa in disamina una rosa di candidati “di interesse”,
tra questi sono stati gli Eurodeputati di Alliance of Liberals and
Democrats of Europe (ALDE) quelli che hanno aperto un dialogo. Con il
Gruppo ALDE c'è sintonia nell'entusiasmo per le vedute di Donald
Trump e la sua concezione Liberal. C'è di più ed è politicamente
importante: i deputati di ALDE a Bruxelles sono 68 e con i 5 Stelle
diverrebbero la terza forza politica in Europa e spesso
costituirebbero l'ago della bilancia: una dote reciproca che
consentirebbe di affrontare le nuove sfide con maggiore
determinazione. Danilo Toninelli, portavoce del Movimento e sua
figura di spicco a Roma e come lui molta parte del Movimento, ha
salutato con fervore l'indicazione del Fondatore. Oggi, nei nuovi
scenari mondiali ed europei anche Casaleggio l'avrebbe sostenuta. Il
nuovo può partire: alea jacta est.
Francesco
latteri scholten.
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