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Riunione Castello Gallego, Ospedale S. Agata M.llo (ME), Oriti: riforma nefasta ma margine di 2 Mld: combattiamo.


Nonostante la sanità siciliana da oltre tre anni non sia assolutamente più “fanalino di coda”, potendo mostrare bilanci in attivo (e spesso destinati a supportare negatività di altri settori), la riforma voluta a Palermo e già approvata da Roma rischia di abbattersi come una scure feroce sul territorio nebroideo già penalizzato rispetto all'area metropolitana di Messina ed all'area ionica della sua provincia. A livello regionale sono infatti da 70 a 90 le strutture sanitarie a rischio, e questo con buona pace del mantenimento delle reti sanitarie, specie per patologie cardiaca (le più diffuse), maternità, emergenze. Per queste ultime va annoverata la drastica caduta del numero delle ambulanze operative. La politica regionale che depaupera ulteriormente un territorio già vessato, colpito da decrescita demografica e da ripresa del fenomeno emigratorio va in 


senso inverso alle intenzioni della UE volte invece a combattere l'impoverimento. Insomma una riforma che epocale rischia di diventare per il numero di morti che è destinata a causare. Da qui la forte levata di scudi in tutta l'isola. Comunque, a Palermo come a Roma i giochi ormai sono fatti, tuttavia, come osserva combattivo il Prof. Oriti, nel nuovo piano approvato a Roma c'è una marginalità prevista non indifferente: 2 Miliardi di euro. Ed allora combattiamo, perché combattere ha un senso: “chiediamo solo ciò che spetta al territorio: la UE vuole sdoganarci dalla povertà (…) è necessario proprio per questo creare un evento di rilievo entro fine aprile”. La data è il 29 aprile, in sinergia con il CISS dei Nebrodi che già si è reiteratamente speso per la difesa del territorio, il suo sviluppo, l'economia e la sanità. Una 


chiamata “alle armi” dunque e qualcuno degli oratori intervenuti oggi a castel Gallego la attribuisce a De Gaulle, ma la frase è di Luigi XIV: A' la guerre comme à la guerre. Oltre al sindaco di Sant'Agata di M.llo Carmelo Sottile, a porgere gl'onori di casa, il sostegno di Liborio Porracciolo, sindaco di Mistretta, comune nebroideo che dopo aver perso il tribunale ed il carcere, rischia di vedere colpito anch'esso il proprio ospedale, ospedale di base di area territoriale disagiata, il quale in tante realtà già opera positivamente in sinergia con quello di Sant'Agata. Sostegno anche da parte di Francesco Re sindaco della capitale nebroidea della ceramica, Santo Stefano di Camastra. Sostegno anche da parte dell'ìOrdine dei Medici di Messina. L'appuntamento dunque è per il 29 aprile ed i cittadini dei Nebrodi sono tutti chiamati per creare un intervento quanto più possibile di rilievo, partecipato da tutti: politici, medici, giornalisti, cittadini...
francesco latteri scholten.

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