Continua forte nei Nebrodi l'impegno di politici, amministratori, medici e cittadini contro l'applicazione della legge Balduzzi in vista della data fatidica del 31 maggio, termine ultimo per la presentazione definitiva del riordino del Piano Sanitario la cui applicazione “così come è” implicherebbe ulteriori tagli e disagi per l'area nebroidea, già peraltro assai tarata. La riunione tecnico operativa c/o il Municipio di Sant'Agata è l'ultima tappa di un percorso che ha visto convergere le varie iniziative in un inizio forte, il Convegno del CISS dei Nebrodi in data 21 gennaio e la prosecuzione naturale con la riunione a Castello Gallego il 6 aprile. L'apertura dei lavori e gli onori di casa sono stati fatti dal primo cittadino di S. Agata di M.llo, dott. Carmelo Sottile, che ha ribadito la necessità, specie per le “aree interne” più soggette a disagi – e per i Nebrodi anche a rischio spopolamento – di una fase nuova per la riorganizzazione in cui abbia un maggior peso l'autodeterminazione dei cittadini sia per la sanità che per il territorio. “No alla salute con un valore diverso per i cittadini dei Nebrodi rispetto ad altri territori come ad es. Taormina. Dovremmo infatti avere 250 posti (1 ogni 3.500 abitanti), ne abbiamo 80... Il 31 maggio è il termine ultimo per far sentire con forza la ns voce perché siano apportate modifiche ad un Piano di fatto calato dall'alto che penalizza ulteriormente il ns territorio.” Il dott. Carmelo Steropoli dell'Ordine dei Medici di Messina ha nuovamente,
come già a Castello Gallego, portato la vicinanza dell'Ordine ai
cittadini nebroidei ed alle loro esigenze sottolineando come per le
aree interne sia fondamentale conservare livelli essenziali sul
territorio e come i dati epidemiologici rilevino l'alta percentuale
di disturbi cardio cerebrovascolari e come dunque sia necessario
potenziare il settore cardiologico. Importante la significativa
collaborazione già in atto tra le strutture di S. Agata e quelle di
Mistretta. Si tratta di un aspetto non sufficientemente curato nel
Piano Regionale. Come Ordine dei Medici di Messina “lo abbiamo
perorato ed abbiamo istituito a tal fine la Commissione Strategie
Sanitarie”. Il dott. Salvatore Oriti, da sempre in prima linea per
la sanità nei Nebrodi, è intervenuto con piglio e determinazione,
sottolineando l'importanza di una manifestazione forte, per il 13
maggio, in vista di modifiche fondamentali al Piano entro il 31
maggio. E' importante l'impegno per la vita ed improcrastinabile nel
ns territorio. E' basilare la riappropriazione di spazi vitali. La
riorganizzazione quale prevista per i Nebrodi dal nuovo Piano è
infatti un “genocidio”, sia perché statisticamente nei Nebrodi
c'è il maggior numero di casi di patologie cardio cerebrovascolari
della Sicilia ed è quindi necessario più che mai mantersi a S.Agata
come UTIC e possibilmente
potenziarsi, sia perchè il Piano prevede addirittura un depotenziamento delle ambulanze. Insomma siamo di fronte alla configurazione del reato penale di omicidio colposo. Sembrerebbe in particolare che anziché tutelare l'area interna, si sia proceduto con il principio del “divide et impera” rendendoci il “granaio” di Cefalù, Patti, Barcellona, Messina... Non può inoltre essere taciuto che la Regione ha fatto delle economie inaccettabili sulle cure dei cittadini nel ns territorio che hanno fruttato la bella cifra di 10 Mln di Euro finiti a favore di altre realtà sanitarie. Rivogliamo i nostri soldi: lo chiediamo insieme ai sindaci. Breve ma conciso l'intervento del Sindaco di Capo d'Orlando dott. Franco Ingrillì che ha perorato una manifestazione forte a Palermo. Un cambio di passo ed una svolta decisa nella lotta per la sanità nei Nebrodi è stata invece portata avanti dal dott. Francesco Re, Sindaco di Santo Stefano di Camastra: “E' ora che i momenti della lotta da uno diventino due: in piazza a manifestare forte, ma, momento due, riempire anche le aule giudiziarie: segnatamente TAR e CGA. Per questo dobbiamo istituire un Collegio legale...” La proposta è piaciuta a tutti. Piaciuta anche la proposta del dott. Salvatore Oriti di dare più visibilità mediatica e più colore alla manifestazione lasciando che i Sindaci siano presenti con i simboli ed i Confaloni dei rispettivi comuni... Insomma un prossimo 13 maggio assai vivace a Sant'Agata di Militello.
potenziarsi, sia perchè il Piano prevede addirittura un depotenziamento delle ambulanze. Insomma siamo di fronte alla configurazione del reato penale di omicidio colposo. Sembrerebbe in particolare che anziché tutelare l'area interna, si sia proceduto con il principio del “divide et impera” rendendoci il “granaio” di Cefalù, Patti, Barcellona, Messina... Non può inoltre essere taciuto che la Regione ha fatto delle economie inaccettabili sulle cure dei cittadini nel ns territorio che hanno fruttato la bella cifra di 10 Mln di Euro finiti a favore di altre realtà sanitarie. Rivogliamo i nostri soldi: lo chiediamo insieme ai sindaci. Breve ma conciso l'intervento del Sindaco di Capo d'Orlando dott. Franco Ingrillì che ha perorato una manifestazione forte a Palermo. Un cambio di passo ed una svolta decisa nella lotta per la sanità nei Nebrodi è stata invece portata avanti dal dott. Francesco Re, Sindaco di Santo Stefano di Camastra: “E' ora che i momenti della lotta da uno diventino due: in piazza a manifestare forte, ma, momento due, riempire anche le aule giudiziarie: segnatamente TAR e CGA. Per questo dobbiamo istituire un Collegio legale...” La proposta è piaciuta a tutti. Piaciuta anche la proposta del dott. Salvatore Oriti di dare più visibilità mediatica e più colore alla manifestazione lasciando che i Sindaci siano presenti con i simboli ed i Confaloni dei rispettivi comuni... Insomma un prossimo 13 maggio assai vivace a Sant'Agata di Militello.
francesco
latteri scholten.
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