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Lollo, assassino pluriomicida consulente M5S. Referenze: bruciati vivi un bimbo e un ragazzo.


Roma quartiere Primavalle, tre di notte del 16 aprile 1973. Il terrorista dell'estrema sinistra Achille Lollo con altri colpisce con un ordigno incendiario in una palazzina l'appartamento in cui abitano Mario Mattei, netturbino e segretario locale del MSI, con la moglie Anna Maria e sei figli. Il rogo divampa forte ed immediato. Mario Mattei riesce a lanciarsi dal 


balcone, la moglie Anna Maria riesce ad uscire dalla porta principale con la figlia Antonella (9 anni) ed il figlioletto Gianpaolo (3 anni); Lucia (15 anni) si lancia dal balconcino nelle braccia del padre, Silvia (19 anni) si lancia dalla veranda e riporta la frattura di alcune costole e tre vertebre. Stefano (8 anni) e Virgilio (22 anni) non riescono a fuggire e bruciano vivi. Achille Lollo, reo confesso nel 2005, è però 


uomo “tutto d'un pezzo” che “sa prendersi le proprie responsabilità”: per questo fugge in Brasile e vi resta sino alla prescrizione. Oggi, sfoggio della faccia di Minchia di sempre col solito ghigno di assassino, è consulente del Movimento 5 Stelle per la politica estera ed ingaggiato da “L'Antidiplomatico” diretto dallo stretto collaboratore di Alessandro Di Battista, Alessandro Bianchi. Quando Catilina vuole ergersi a Catone.
francesco latteri scholten.

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