Nonostante
la positività dei risultati raggiunti sia a livello regionale (la
sanità siciliana è stabilmente in attivo da ormai tre anni) che a
livello locale, dove proprio il nosocomio di Sant'Agata di Militello
può vantare per diversi reparti risultati che lo collocano tra le
eccellenze sanitarie, la Regione Sicilia ha intenzione di trasmettere
a breve al Ministero della Salute la propria proposta di riordino
della rete ospedaliera nella quale gli ospedali di Sant'Agata di
Militello e di Mistretta risultano ingiustificatamente e nuovamente
penalizzati con ulteriore grave danno del territorio già penalizzato
da impoverimento, spopolamento e ripresa massiccia dell'emigrazione
al Nord ed all'estero come in tempi che ormai parevano dimenticati.
Il CISS dei Nebrodi ha
fatto propria la lotta per i due nosocomi
nebroidei raccogliendo le istanze e le testimonianze dei sanitari,
dei Sindaci, dei politici, dei sindacati e delle altre istituzioni
civili del territorio dell'area in un suo importante convegno
tenutosi il 21 gennaio u.s. C/O i locali del Sacro Cuore a
Sant'Agata. In conclusione ad esso il Direttore Gen. ASP 5 di Messina
Gaetano Sirna aveva affermato che “... la Sicilia dunque con
orgoglio può ormai classificarsi tra i virtuosi della Sanità in
Italia” dopo aver espresso anche compiacimento per quanto
raggiunto. A seguito del Convegno l'iniziativa del CISS dei Nebrodi
ha avuto anche il sostegno del Comune di Acquedolci con voto unanime.
Tuttavia, vista la precarietà della situazione, oggi a Sant'Agata
di
Militello i Sindaci di Sant'Agata, Carmelo Sottile e di Mistretta,
Liborio Porracciolo hanno invitato alla partecipazione – quanto più
massiccia possibile (ndr) – ad una riunione operativa il giorno 6
Aprile alle ore 16.00 presso i locali del Castello Gallego in quanto
il proseguio dell'azione della Regione è rimasto del tutto
imperturbato e rischia di arrecare un irreversibile danno nel momento
in cui fosse accolto dal ministero.
francesco
latteri scholten.
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