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Politicamente corretto: ermeneutica del principio di normalizzazione,

 


Di Giulia Bovassi

"Congiungendo tra loro il fenomeno del politicamente corretto e la pulsione purificatrice-alienante di cui si fa promotore, è possibile comprendere che l’esito voluto e immediato risulta quello di modellare un inedito concetto di comunità fondato sulla discontinuità storico-narrativa, spirituale, valoriale a favore di un unicum totalizzante in grado di contenere in sé tutte le alterità, senza accettare che ciascuna di esse sia espressione di un’identità specifica. Il prodotto corrisponde ai criteri della società liquida e dell’indole narcisistica della collettività contemporanea, la quale non può che darsi come ontologicamente indefinita per garantire la propria sopravvivenza. Anders, a tal proposito, parlò (focalizzandosi sul ruolo della tecnica e del paradigma consumistico) di “umanità senza mondo” intendendo con ciò quell’agglomerato di individui la cui identità si riconosce nel volersi porre al di là della storia, nell’accezione di appartenenza a una narrazione identitaria astratta e globale, dove per “globalità” si intende la necessità di rintracciare l’uguaglianza in una voluta condizione di sradicamento, azzeramento artificiale. Condizione definita da Anders, senza troppa esitazione, come «un totalitarismo morbido».

È qui che nasce il concetto di “massa” sradicata, dove agisce efficacemente l’opera di igienizzazione: allorché un agglomerato di individui assiste passivamente all’appello «gnōthi seauton (“conosci te stesso”)» sarà sempre più complicato che ciascuno di essi possa percepire un senso di inadeguatezza, come in effetti lo stesso Anders non mancò di evidenziare. Essi, piuttosto, accetteranno di apprendere la natura della propria identità, delle proprie origini e quesiti più intimi, dalla struttura ingegneristica della massa come sistema sociale".


(G. Bovassi, "Politicamente corretto: ermeneutica del principio di normalizzazione", Studium Ricerca Filosofia, n.3, Edizioni Studium, 2021)



Giulia Bovassi




Associate Researcher presso Neurobioethics - Bioetics Group of Study

Associate Researcher presso

UNESCO Chair in Bioethics and Human Rights

Ha studiato presso

ISPI - Istituto per gli studi di politica internazionale

Ha studiato PhD Student in Bioethics presso

Ateneo Pontificio Regina Apostolorum

Ha studiato Corso di perfezionamento in bioetica presso Università Cattolica del Sacro Cuore - Sede Di Roma

Ha studiato Filosofia presso

Università degli Studi di Padova

Ha studiato BioDiritto presso

Facoltà di diritto canonico San Pio X

Ha studiato Master in Consulenza filosofica e antropologia esistenziale presso

Ateneo Pontificio Regina Apostolorum

Ha studiato Corso di Perfezionamento in "Neurobioetica e Transumanesimo" presso

Ateneo Pontificio Regina Apostolorum

Ha studiato Bioethics (Medical Ethics - Master's Degree) presso

Ateneo Pontificio Regina Apostolorum

Ha studiato Master in Consulenza Filosofica e Antropologia Esistenziale presso

Università Europea di Roma


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