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Atto di guerra USA contro l’Europa. Referendum repubbliche indipendenti Ucraina e in Ungheria.

 


A gennaio John Biden (il cui figlio è implicato nelle vicende dei sotterranei di Azovstal comprese le vicende con i neonazisti ed il Covid) lo aveva minacciato. Adesso è stato fatto. Quattro grosse falle sono state aperte con esplosioni dovute a manomissione dolosa nel Gasdotto Nordstream (sia Nordstream 1 che Nordstream 2) ad una profondità di 72 metri. Unica nave presente nella zona la USS KEARSARGE due elicotteri della quale hanno sorvolato la zona in cui sono avvenute le esplosioni nei due giorni precedenti le stesse (i tracciati radar della NATO, come in altre occasioni sono scomparsi). L’atto di guerra che colpisce le forniture all’Europa è accaduto nello stesso giorno in cui si è inaugurata la nuova pipeline che rifornisce con gas dei Paesi Scandinavi la Polonia. Radek Sikorski, parlamentare europeo polacco (responsabile nella Commissione per la politica estera europea) ed ex Ministro della Polonia ha ringraziato ufficialmente gli USA

 


dell’azione. Appare ormai evidente anche al più cieco dei ciechi che la finalità della guerra in Ucraina e suo vero bersglio sia colpire non solo la Russia ma anche e di più l’Europa. Bene ha detto Papa Francesco quando ha parlato dell’ “abbaiare alle porte della Russia” e si trattava di ben più di un abbaiare fatto sin dal 2014 con la sovvenzione forte dei neonazisti in Ucraina e la persecuzione delle popolazioni russofone dell’Est, causando la migrazione in Russia di diverse centinaia di migliaia di persone. L’attacco diretto alla Russia sarebbe partito in aprile, se Mosca non fosse intervenuta in febbraio. La dittatura di Zelenski ben dice cosa gli americani intendano per “democrazia” e come il vero problema sia proprio quello: l’incapacità di accettare un mondo multipolare che questa implica. La distanza di soli 84 Km che separa l’Alaska dalla Siberia avrebbe dovuto suggerire e facilitare un inserimento da Est degli USA in quella assai proficua Ostpolitik che tanto ha contribuito a pace e benessere, tanto più che la stessa Russia ha più volte considerato il progetto di spostare ad Est la propria capitale perché lì si trovano le maggiori ricchezze. Come sempre e come altrove si è cercato e saputo solo colpire. Così i neonazisti – ed è singolare che da sostenitori a spada tratta della “democrazia” si sostengano i nazisti – in Ucraina. Dopo le persecuzioni, iniziate sin dal 2014, le popolazioni dell’Est, le Repubbliche Indipendentiste, dopo la liberazione hanno finalmente potuto esprimersi davvero liberamente e le immagini ci mostrano manifestazioni per l'indipendenza da Kiev e seggi – sia pur improvvisati – ma affollati 



spontaneamente. Ecco i risultati: Sì all’indipendenza: Kherson 87,05%; Zaporozhye 93.11%; DNR 99,23%; LNR 98,42%. Sì all’indipendenza dai persecutori neonazisti e dai loro foraggiatori, si legga Zelenski. Anche altrove in Europa la realtà non è quella che Media mainstream foraggiati dalla finanza satanista (si veda ad es, Rotschild con la Abramovic) di Washington / Londra vogliono far credere né le sanzioni antirusse godono di favore popolare: in Ungheria Orban chiede giustamente un referendum popolare con cui la gente possa esprimersi sulle sanzioni “perché si tratta di misure che colpiscono direttamente la popolazione che perciò deve avere 




il diritto di esprimersi in proposito”. Anche in Germania le manifestazioni popolari contro le sanzioni crescono di numero e partecipazione di giorno in giorno insieme alla impopolarità di Scholz e della von der Leyen. Insomma la linea popolare dei tedeschi, quella sentita dalla gente è quella del buon vecchio Gerhardt Schroeder ultimo araldo della Ostpolitik. Ma ormai l’America è al tracollo economico ed ha bisogno – come al solito con la violenza – di imporre pompaggio di denaro nelle proprie casse anche a costo di distruggere alleati che sono sempre stati fedeli e soprattutto quell’Europa che è il primo 




mercato per l’export americano. E’ una distruzione dalla quale può trarre respiro per breve tempo (consentendo la vittoria elettorale Dem al Midterm) ma fallimentare, così come è caduta la premiership del dollaro imposta per le transazioni energetiche il 15.8.1972 dal criminale Nixon insieme alla uscita dalla convertibilità del dollaro in oro.

francesco latteri scholten



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