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Banche, Etruria & C.: le colpe degli pseudo risparmiatori. La superiorità della Shaharia.



Si è fatto gran discutere per le vicissitudini di Banca Etruria, delle altre e di papà Boschi. Non li si vuole difendere né, tantomeno, elogiare. Si è fatto anche un gran discutere e manifestare sulle pubbliche piazze per i "poveri risparmiatori truffati". Qui invece sarebbe opportuno chiarire alcune basilarissime realtà economiche e quindi distanziarsi. E' bene qui distinguere tra risparmiatori, investitori e speculatori. Il risparmiatore infatti è quello che rinunciando ad es. ad una vacanza di lusso mette da parte qualcosa. L'investitore è colui il quale questo qualcosa lo investe in altro ad es. in titoli Blue chip, ovvero con buoni margini di garanzia e quindi pochi profitti. Lo speculatore invece è quello che il qualcosa lo investe in titoli ad alto profitto ma ad alto rischio: ciò che hanno fatto molte banche, ma anche quelli che la stampa circa le recenti vicissitudini chiama impropriamente "poveri risparmiatori". Per inquadrare meglio le recenti vicende è importante anche un sinteticissimo raffronto con l'abbicci dei titoli di Borsa. Si dividono in due grandi categorie: Azioni, con le quali si diviene compartecipi di una quota parte della proprietà di una azienda o società che sia, ed Obbligazioni - quelle in questione nelle recenti vicende - con le quali ci si assume una quota parte del debito di una azienda o società che sia, ovvero, in altri termini, le si concede un prestito. E' ovviamente lampante che quanto più è alto l'interesse sul debito, ovvero il vantaggio di chi lo concede, ovvero di chi compra le obbligazioni, tanto maggiore è lo svantaggio di chi dall'altra parte al debito deve fare fronte. E' altrettanto chiaro che quanto più è grande lo svantaggio cui si è costretti ad accettare il prestito tanto più disastrate debbano essere le condizioni di chi debba assumerlo. Siamo di fronte dunque non a tanti "poveri risparmiatori truffati", ma di fronte a tanti piccoli speculatori, tanti  papà Boschi in miniatura, cui la speculazione è andata di traverso. Siamo di fronte a tanti che nel loro piccolo hanno fatto la stessa speculazione che in grande hanno fatto le banche. In piazza adesso si grida: si vuole che lo Stato, noi tutti, faccia fronte al flop speculativo dei tanti mini papà Boschi. Si vuole anzi di più: si vuole che le Banche e papà Boschi siano condannati ed i mini papà Boschi invece risarciti. E' doveroso anche un confronto serio in materia con l'Islam: i mercati islamici infatti sono rimasti praticamente del tutto indenni alle vicissitudini dei "derivati" di qualche anno fa ed anche a vicissitudini quali quelle delle banche in questione perché, a differenza del giudaismo e del cristianesimo che a chiacchiere condannano ma poi praticano queste belle cose, la Shaharia le proibisce e sanziona e, soprattutto il credente islamico si attiene alle norme economiche della Shaharia a differenza di quelli Occidentali, giudei,  cristiani o atei che siano.
francesco latteri scholten

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