Alcuni punti paiono
imprescindibili per una ripartenza dal disastro Covid con le ingenti
risorse finanziarie che stanno per essere messe in campo dalla UE.
C'è anzitutto un No secco a qualsiasi posizione irredentista: se non
ci fosse stata la UE il Covid ci avrebbe letteralmente affogato
tutti. Il termine “Natio” non può in alcun caso essere più
inteso alla maniera del secolo scorso (che ha portato a ben due
conflitti mondiali con milioni e milioni di morti). Esso va inteso
piuttosto nel senso proficuo che la Storia ha insegnato, ovvero
quello cristiano medioevale. Un senso oggi inteso con il termine di
“federalismo” e portato avanti da Altiero Spinelli nel “Manifesto
di Ventotene” origine della UE. E' in questo senso che va rivista
la configurazione attuale della UE frutto di una vera e propria
pericolosa deriva dirigistica di stampo finanziario. In questo
contesto si colloca la necessità prima: sconfiggere il Covid. Prima
lo si fa, prima si torna alla normalità, al lavoro ed allo sviluppo.
Dunque cura, vaccino e potenziamento della Sanità. In particolare va
decisamente fermata e invertita la politica ultradecennale di tagli
alla Sanità che è una concausa delle molte morti provocate dalla
pandemia e lo stanziamento già previsto di soli 9 Mld del pacchetto
appare decisamente inadeguato. Altra cosa da scongiurare con la
massima urgenza è una destinazione finanziario borsistica delle
risorse: non sono soldi da dare alle banche. E' necessarissima una
destinazione alle strutture ed
infrastrutture, alla ricostruzione del
sistema sanitario ed al settore energetico. Investimenti da farsi
seguendo la “priorità al Sud” tante volte sottolineata dalla UE
ma ignorata dalla politica nazionale. In particolare – senza
energia non si va da nessuna parte -, dopo l'affossamento del
SouthStream (per volontà di Obama) è di assoluta priorità
(peraltro il primo via libera è già stato firmato dal Ministro
Carlo Calenda nel 2017) l'EastMed per lo sfruttamento dei nuovi
importanti giacimenti mediterranei di Israele consentendo un accesso
diretto e dunque una maggiore economicità per l'energia ai territori
del Mezzogiorno. Tra l'altro EastMed - di importanza strategica
primaria per l'energia da Gibilterra agli Urali - grazie ad Israele
ha l'ok degli americani. Quanto alle altre infrastrutture è
necessario superare la sperequazione delle risorse che, di nuovo,
vedono destinati solo il 34% al Sud, laddove importanti studi
economici dimostrano che da un ammodernamento del Sud trarrebbe
beneficio lo stesso Nord. In particolare, anche e anzitutto secondo
le direttive UE, è prioritario il collegamento diretto tra la
Sicilia ed il “continente”. E' urgente il completamento del
raddoppio ferroviario della ME PA, l'ulteriore ammodernamento della
RC KR TA, il collegamento veloce Gioia Tauro TA. Fondamentale anche
per le “autostrade del mare” l'ampliamento dei porti di PA, NA,
TA, BA e Gioia Tauro.
francesco latteri scholten.
(Presidente Nazionale Onorario dei LiberalSocialisti)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.