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Recovery Plan: Lettera aperta del Pres. On. dei LiberalSocialisti al PdR ed ai Governatori delle Regioni del Mezzogiorno contro il dirottamento dei fondi destinati al Sud.


 

In breve:

Dopo i reiterati “scippi” del passato, destano immediata preoccupazione perché non assolutamente isolate, le dichiarazioni a “Il Foglio” di Guido Tabellini, già Rettore alla Bocconi che ha apertamente dichiarato che “per far correre Milano occorre rallentare Napoli”. Segnatamente: “Per tornare a crescere … investire nei settori e nelle aree geografiche che sono all'avanguardia e che sono già più integrate nell'economia mondiale, facilitare la crescita delle imprese, indirizzare le risorse dove sono più produttive. Tutto ciò non è indolore. Le politiche più efficaci per avvicinare l'Italia all'Europa sono anche quelle che aumentano la distanza tra Milano e Napoli, tra aree avanzate e arretrate del Paese” In sostanza: il Nord è e resti avanti ed il Sud indietro, anzi si aumenti ancora il divario tra Nord e Sud. Si tratta di una valutazione assai opinabile e lontana da quella di molti economisti sia nazionali che europei in base alle cui valutazioni dalla crescita del Mezzogiorno trarrebbe grande beneficio anche il Nord. Sono queste altre valutazioni che hanno portato da decenni a Bruxelles una linea di priorità per il Sud sempre disattesa a livello nazionale. Per la UE il collegamento diretto Sicilia – Continente è una priorità assoluta ed improcrastinabile, così come il raddoppio ferroviario della ME PA, l'ammodernamento della RC KR TA, l'ammodernamento dei porti di NA, PA e Gioia Tauro, il collegamento diretto Gioia Tauro TA, la realizzazione dell'EastMed. La linea Tabellini – oltre che incostituzionale - è apertamente in contrasto con la volontà della UE e delle finalità che con il Recovery Found ci si è posti a Bruxelles, secondo i cui criteri dovrebbero andare al Sud ed alle Isole circa 145 miliardi dei 209 miliardi complessivi assegnati all'Italia. La mentalità alla Tabellini ha portato a reiterati “scippi” di fondi UE per il Sud con un conseguente ulteriore disagio estrinsecatosi in una ripresa delle emigrazioni a partire dal 2008 (39.000 cittadini) con crescita costante sino ai 118.000 del 2018.


Per questo,

cosciente di essere soltanto un Presidente Onorario, per di più di una realtà politica minoritaria (ma con un grande passato) e cosciente però altresì di portare le istanze di milioni di cittadini meridionali


mi rivolgo

anzitutto a lei Signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e mi rivolgo a lei anche per le sue radici meridionali,

mi rivolgo inoltre ai Governatori delle Regioni del Mezzogiorno: Marco Marsilio Abbruzzo, Vito Bardi Basilicata, Nino Spirlì Calabria, Vincenzo De Luca Campania, Donato Toma Molise, Michele Emiliano Puglia, Nello Musumeci Sicilia.


per chiedere


che siano contrastate le indicazioni anticostituzionali di Tabellini e trovi invece attuazione la volontà della UE nella destinazione dei fondi per il ns Paese


per proporre una Unione delle Regioni del Mezzogiorno perché denuncino in sede UE anche con i propri europarlamentari quanto poi avviene a livello nazionale con i fondi indirizzati originariamente a Bruxelles per il Sud


perché questa Unione, così come le singole Regioni del Sud, in ottemperanza anche delle normative UE in proposito, attuino la maggior vicinanza delle singole Regioni alla UE voluta proprio per ovviare alle problematiche di cui sopra (che ahimè non sono solo proprie del ns Paese)

con urgenza

Francesco Latteri

(Presidente Onorario dei LiberalSocialisti per l'Italia)



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