Mi
permetto una piccola premessa chiarificatoria, visto il caos vigente
sui media circa l'argomento, per consentire al lettore criteri
semplici e basilari di orientamento. Ius Soli è termine latino
usato, come tutti sappiamo, per indicare il diritto di cittadinanza
in base al criterio del luogo in cui si è nati. Ciò che forse è
meno noto è che i romani avevano quale principale criterio di
appartenenza e dunque di cittadinanza, quello dello Ius Gentium, per
il quale ai figli spetta la cittadinanza dei genitori. Esiste tra i
due criteri un punto di coincidenza: quello dei figli nati in un
Paese da genitori cittadini di quello stesso Paese. In questo caso si
ha la coincidenza tra le leggi e normative vigenti nel Paese (ciò
che i latini chiamavano Lex) e ciò che sta a monte di esse, ovvero
le tradizioni, gl'usi e costumi, la religione (quello che i latini
chiamavano Mores). Nel momento della non coincidenza viene a porsi
uno iato tra Lex e Mores. La drammatica questione dei “migranti”
e soprattutto la sua dimensione pongono oggi più che mai in primo
piano la cosa (come peraltro ai tempi di Roma antica). E'
significativo che quello che tra tutti i Paesi dell'Unione Europea,
la Svezia, era considerato il più all'avanguardia “sociale” si
trovi in una situazione di fatto tragica, al pari – anche se non lo
si vuole ammettere – di molte realtà urbane e suburbane di
tantissime città e cittadine di altri Paesi dell'Unione, ove di
fatto la Lex non è più vigente ed imperano Mores che non
appartengono assolutamente alla tradizione ed alla Storia del Paese.
Di fatto i cittadini si trovano imposto uno Ius esterno e straniero
che loro non riconosce assolutamente nulla: né Mores, né Lex. Il
discorso dunque riveste una primarietà assoluta sia per tutta
l'Unione, ma soprattutto per il ns Paese, il più esposto di fatto, e
segnatamente delle sue Regioni Meridionali, in primis Sicilia e
Calabria. La richiesta del Sen. Bruno Mancuso ( Alternativa
popolare-Centristi per l'Europa) al Governo è perciò quanto di più
imprescindibile si possa considerare: "L'atteggiamento del Pd
sullo ius soli oltre che incomprensibile rischia di produrre inutili
tensioni su di un tema delicato che andrebbe invece affrontato con
molta prudenza. Infatti, anche alla luce dell'emergenza migranti, lo
ius soli dovrebbe essere discusso in Aula senza i contingentamenti e
le limitazioni imposte dalla fiducia. Anzi, apporre la questione di
fiducia su questo provvedimento rappresenterebbe un grave vulnus al
libero confronto, che alla fine è quello che si attendono tutti gli
italiani. Quindi, evitiamo la fiducia e lasciamo il Parlamento libero
di approfondire e riflettere su un tema che, altrimenti, rischierebbe
soltanto di alimentare demagogia e populismi".
francesco
latteri scholten
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.