Sono
tante più o meno recenti, ma anche antiche, le apparizioni della
Madonna e le profezie che danno il crollo del cristianesimo in
Occidente e la sua rinascita dalla Russia. La profezia sta
indubbiamente avverandosi sotto gl'occhi di tutti. E' sigfnificativo
che il cristianesimo rinasca con forza proprio lì dove il marxismo
l'aveva praticamente distrutto. E' significativo che ciò avvenga
dopo il crollo del marxismo che si era illuso di costruire una
società migliore e più giusta ripetendo l'errore di Marx, che,
sulla scia della “mano invisibile” di Adam Smith (il laissez
faire che tutto si aggiusta), aveva creduto che bastasse a ciò
spogliare gli usurpatori e statalizzare i mezzi di produzione. Si è
così non usciti dal capitalismo come Marx agognava, bensì soltanto
entrati in una sua altra e più perniciosa forma: il capitalismo di
Stato. Nel 1989 quel regime è morto ed oggi la Russia sta
rinascendo. Una rinascita che vede la Risurrezione forte del
cristianesimo. Anche l'altro grande fratello marxista, la Cina, ha
decretato ufficialmente con Xi Jinping il definitivo abbandono del
marxismo ed il ritorno alla grande storia e tradizione cinese, ossia
al confucianesimo. Ma, mentre in Russia si tolgono le statue di Lenin
ed in Cina quelle di Mao, paradossalmente, nella Chiesa “Cattolica”
il marxismo, con la “teologia della liberazione”, ha saldamente
preso piede soprattutto in America Latina, dove a Concordia in
Brasile nel 1938 è nato uno dei suoi più importanti fondatori,
Leonardo Boff. Nel 1985, l'allora preposto alla Congregazione della
Dottrina della Fede, Crad. Joseph Ratzinger lo ha
ammonito e l'anno
successivo condannato al “silenzio rispettoso”. La condanna,
contrariamente a quanto creduto da certa parte dell'opinione
pubblica, non avviene ad opera di un reazionario intransigente, di un
“pastore tedesco”, bensì da parte del più grande Teologo del
Novecento, un progressista, che San Giovanni XXIII aveva chiamato a
dirigere i lavori del Concilio Vaticano II proprio per il suo essere
progressista. Apertura al progresso ed accettazione di tutto quanto
possibile di esso, ma tenendo saldamente la mente e gl'occhi a
Cristo, al suo Vangelo, alla tradizione bimillenaria della Chiesa.
Per questo anche Paolo VI prima e San Giovanni Paolo II poi, hanno
fatto riferimento a Joseph Ratzinger. Ma, una teologia, quale quella
della “liberazione” cui riferimento centrale è un modello
sociologico marxista materialista integralista non è eo ipso
accomunabile con il cristianesimo. Leonardo Boff ha però sempre
rifiutato i criteri della sociologia cristiana e per questo,
coerentemente, nel 1992 ha lasciato il sacerdozio e l'Ordine
francescano cui apparteneva. Molti suoi compagni di cordata non hanno
avuto la sua coerenza e dall'interno della Chiesa hanno continuato la
loro lotta (o guerra?) per la loro “teologia” e sociologia
material marxista (che, in quanto materialismo, teologia non è) che
non è assimilabile e cumulabile – se ne sono resi conto loro
stessi – con la Teologia Cristiana. Guerra a questa Teologia e
guerra all'Occidente ed al Nord perchè questa Teologia è quella
dell'Occidente e del Nord, un Occidente ed un Nord che non si è mai
stati capaci di vedere se non nell'angusto limite dei propri
pregiudizi. Un Occidente ed un Nord che non si è mai stati capaci di
vedere se non da fuori. Una guerra in cui, al pari della Jihad
islamica, si vuole l'Occidente morto, per principio. Un Occidente di
cui si vedono i limiti e si negano le grandezze. Ebbene: nessuno più
di Joseph Ratzinger, da prima del Concilio, a tutto il suo
pontificato, e sino ad oggi, è la migliore incarnazione di tutto
ciò. Nessuno più di lui, per questo, va CANCELLATO. Ma, proprio
l'Occidente ormai scristianizzato, assai più che la Russia rampante
con un risorto cristianesimo o la Cina altrettanto rampante con un
redento Confucio, è il terreno ideale per la guerra alla Teologia.
Una Germania, oltre che una Francia e Belgio e tanti altri, ormai
secolarizzati dove il Cristianesimo è in agonia, è il terreno
ideale dove colpire, dove portare a termine la cancellazione. Ed ecco
allora che, in nome e sotto l'egida di una “teologia della
liberazione” - cui afferiscono mercanti di schiavi e speculatori di
uomini come Soros, satanisti come Hillary Clinton – il coro di
Ratisbona intona l'inno della “teologia della liberazione”, cui
fine è appunto la cancellazione. Ma, se alla luce delle profezie e
delle apparizioni della Madonna, guardiamo alle immagini della
Storia, nell'abbraccio di Papa Benedetto con il Patriarca Russo e con
lo stesso Putin non possiamo non vedere il passaggio del testimone.
In Russia la Madonna ha schiacciato la testa al serpente marxista che
ora grazie a Soros e Clinton è entrato ai massimi vertici della
Chiesa. Ebbene anche nella Chiesa al serpente sarà schiacciata la
testa, perchè quand'anche egli vi imperasse, impererebbe sul nulla,
perchè “sono arrivati molti falsi pastori ma le pecore non li
hanno seguiti” e la Chiesa di Soros, Clinton & C. è vuota,
come di fatto lo sono sempre di più tutte le chiese. La Russia lo
dimostra: le teologie della liberazione possono solo perseguitare e
distruggere. La Russia lo dimostra: solo Cristo può riempire la
Chiesa: Christus vivit, Christus regnat, Christus imperat. La
“teologia della liberazione” può solo fare ciò che sta già
facendo con la sua regia e le note del suo nuovo inno il coro di
Ratisbona, un tempo il primo al mondo, oggi una farsa che intona una
canzonaccia popolare da bettole e bordelli. La vera essenza della
“teologia della liberazione” ed i luoghi e le genti presso cui
può fare qualche occasionale e sporadico adepto.
francesco
latteri scholten
P.S.
I 547 casi di violenza e 67 “abusi” riguardano la Vorschule
Etterzhausen diretta da Johan Maier e frequentata anche da allievi
del Coro di Ratisbona. Ratzinger non c'entra un cazzo. Di più il
Card. Muller non è quello che ha insabbiato, bensì quello che ha
aperto l'inchiesta... Di più ancora i principali presunti
responsabili, tutti laici e della Vorschule, sono morti da decenni...
Di più i reati sono prescritti pure essi da decenni... Rete di
cazzari.
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