La
Sterlina continua ad affondare ed a registrare ogni giorno un nuovo
minimo storico, come una volta il Marco, i prodotti inglesi
tracollano. Inghilterra come la Germania dopo l'incendio del
Reichstag e la caduta di Weimar: sono decine di migliaia i cittadini
ebraici in fila per lasciare il Paese. La meta questa volta è quella
da cui allo stesso modo si fuggiva un tempo: la Germania. L'
ambasciata tedesca a Londra vive un clima che ricorda quello
celeberrimo del “Rick's Café” di
Casablanca. Dopo la seconda
guerra mondiale la Germania infatti ha riconosciuto per legge il
diritto alla cittadinanza a tutti coloro che dal suolo tedesco furono
o cacciati o costretti a fuggire dal regime nazista per motivi di
razza, religione, appartenenza politica etc., diritto esteso ai
discendenti. E' così che decine di migliaia di cittadini tedeschi di
origine ebraica attualmente residenti sul suolo britannico si sono
recati all'ambasciata tedesca seguiti anche da tanti altri di sola
origine ebraica e non per lasciare l'isola. Difficile la
situazione
di tutti i non britannici, compresi 600.000 italiani nella sola
Londra. La direzione politica imboccata dal “GB” è infatti
quella della destra dura di Farage e quella economica è quella del
ritorno al manchesterismo i cui orrori furono ben descritti ne “Il
Capitale”. Invero i legami tra Inghilterra e nazismo – con buona
pace di chi da noi ingenuamente cantava “viva, viva l'Inghilterra,
pace amore e libertà – sono sempre stati non solo molto forti ma
economicamente e storicamente nucleari, cioé investenti il nocciolo
della questione. E' infatti il capitalismo manchesteriano quello preso ad esempio da Adolf Hitler (anche nel “Mein Kampf”) ed è
ad esso che si rifà, ed in senso strettamente economico
materialista, la scritta “Arbeit macht Frei” dell'ingresso dei
campi di concentramento. Così è dai tempi di Edoardo VIII che sono
strettissimi i legani tra la più alta aristoicrazia britannica, a
cominciare dallo stesso Edoardo VIII, con il nazismo e l'ala nazista
dell'aristocrazia tedesca. Filippo di Edimburgo, consorte della
Regina regnante è infatti il tedesco principe di Battemberg (Phlipp
von Hessen) di cui ben tre delle quattro sorelle erano iscritte al
partito nazista, in particolare la più giovane, Sophie, era moglie
di Christoph d'Assia direttore dei servizi segreti di Goering. E'
proprio dunque la monarchia britannica (ed i suoi investimenti
finanziari) a segnare la continuità tra i nazisti “epocali” e la
destra dura e neonazista inglese di oggi ed anche tra i “principini”
vi è chi inneggia al nazismo ed al saluto...
francesco
latteri scholten
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