Tre
figure vincenti nel PD: Zagrebelsky con i suoi 15 punti per il NO è
uscito più che vittorioso dal confronto televisivo con Renzi, Marino
assolto, D'Alema con i comitati per il NO in rapidissima crescita.
Gl'esperti di settore e non solo nel PD e non solo costituzionalisti
del calibro di Zagrebelsky, fanno sostanzialmente la stessa
osservazione: bastava semplicemente abolire il Senato e basta visto
che c'è la Conferenza Stato Regioni; lasciarlo per di più
trasformato in una Camera dei nominati introducendo un ulteriore iato
tra cittadini e politica non ha senso specie in questo momento. E' da
qui che muove l'indice puntato dell'ex Giudice della Corte
Costituzionale con pieno fondamento. Da qui muove anche il malumore
della stragrande maggioranza dei cittadini italiani, compresi quelli
della base – ma anche della dirigenza – PD. Si verrebbe infatti a
costituire una camera dei nominati con tutti i privilegi così invisi
dei parlamentari ordinari. Un ulteriore iato tra cittadini e politica
in un momento di per sé di crisi e lontananza. “Abbiamo perso
Torino, Trieste, Novara, Pordenone...” così D'Alema e “la
vittoria al referendum è tutt'altro che scontata.” Ed ancora: “si
dovrebbe andare a votare in un momento in cui i cittadini hanno
l'animo sereno.” E soprattutto: “non voglio chiedere a
Renzi di
dimettersi, ma che i cittadini possano votare in libertà”. “Si
tratta di buon senso” continua D'Alema, che perintanto però ha
chiamato, così come Veltroni, un più che esultante Ignazio Marino.
Riforma del Partito? Probabile. Ma c'è di più: Marino è di nuovo
candidato a Sindaco di Roma, lo Statuto dell'Urbe infatti
consentirebbe, in caso di dimissioni del Sindaco reggente, il ritorno
dell'ex Sindaco senza passare per le urne. In perfetto stile PD. Dal
sì comunque comincia a prendere le distanze anche “Il Big” tout
court dei media di sinistra, Eugenio Scalfari che ha dichiarato che
con l'Italicum così pasticciato potrebbe anche votare NO. Insomma il
Partito delle Riforme è sempre più compatto ad andare a votare
contro le Riforme a cui ha lavorato per anni...
francesco
latteri scholten.
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